Vita Chiesa
Bus 2.0, la prima Gmg sui social network
Se c’è qualcosa che fa la differenza nella Giornata mondiale della gioventù di Madrid, è che sarà la prima Gmg collegata completamente ai social network. Consapevoli che queste tecnologie sono diventati un mezzo di comunicazione che arriva a tutti i confini della terra, un gruppo di professionisti ha gestito negli ultimi mesi innumerevoli reti in più di 20 lingue diverse per fare conoscere questo gran incontro a tutto il mondo.
La presentazione del Bus 2.0. Con la celebrazione della Gmg ormai alle porte, si sta facendo di tutto perché questi community manager possano sviluppare il loro lavoro e non perdere niente di quello che si vivrà dal 16 al 21 agosto a Madrid. Per poter fare questo, il gruppo dei social network si sposterà nel Bus 2.0, presentato sabato 13 agosto, a Madrid, nel parcheggio di Ifema. Si tratta di un mezzo che permetterà al gruppo di stare costantemente collegati da qualsiasi punto della città e allo stesso tempo muoversi nei luoghi delle celebrazioni. Sono più di 80 i volontari che saliranno sul Bus 2.0 e 21 le lingue che saranno utilizzate per raccontare la Giornata mondiale della gioventù 2011.
Una rete mondiale. La Gmg di Madrid ha circa 350.000 amici nelle diverse reti sociali o social network. Le preferite degli internauti sono Facebook, gestita in più di 20 lingue, Twitter che permette di seguire il contenuto in tempo reale in più di 10 lingue, e la spagnola Tuenti, che conta quasi 2.000 fan. Ci sono anche 7 canali disponibili su YouTube per condividere filmati e un profilo in Flickr per le fotografie. Gli oltre 80 volontari dei 5 continenti lavorano per fare arrivare ai giovani tutta l’informazione di questo incontro della fede. Questo è il caso di Pierre Louis Reymond, che gestisce la pagina di Facebook in arabo e conta con più di 2.200 amici. La sua partecipazione alla Gmg di Parigi lo ha motivato a mettere la sua esperienza a disposizione della Gmg e si è offerto come volontario assumendosi la responsabilità d’informare il popolo arabo. Mi sembra un buon mezzo per aiutare i giovani e ricordare a tutti i giovani del mondo la presenza della fede cristiana nel mondo arabo, ha affermato Reymond. Un caso simile è quello di Kristina Poviliunaite. Di origini lituane, è arrivata a Madrid a gennaio per vivere l’emozionante avventura di convertirsi in una community manager lituana della Gmg. Sono contenta perché grazie a ciò che faccio ha affermato la ragazza -, la gente dal mio Paese può conoscere tutto quello che riguarda la Gmg e, allo stesso tempo, faccio partecipe la Lituania di questo grande incontro internazionale.
Madrid 11 in diretta. Ma non basta: il lavoro mondiale fatto dal gruppo di reti in questi mesi è andato oltre. Madrid 11 in diretta, il live streaming riguardo un tema di attualità, è stato seguito ogni settimana da centinaia di persone. Concorsi come 30 giorni, 30 domande, Dicci qual è la tua frase preferita, 100% naturale e Andiamo a Madrid hanno fatto sì che quasi 70 persone siano state premiate con la possibilità di passare la Puerta de Alcalà insieme con Benedetto XVI, partecipare alla veglia di Cuatro Vientos sul palco o avere posti privilegiati nel medesimo atto. Il prossimo 19 agosto, alle ore 14, nel Palacio de los Deportes (Palazzo dello sport) di Madrid tutte le persone che negli ultimi mesi hanno partecipato nelle varie reti sociali potranno trovarsi nell’evento denominato iCat. L’obiettivo è che sia un punto d’incontro per condividere le esperienze personali e apra un dibattito sulla loro partecipazione alle reti sociali.
Benedetto XVI e la tecnologia digitale. Anche il Papa ha sottolineato le opportunità offerte da questi nuovi mezzi. Nel messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali del 2010, Benedetto XVI ha detto: Le nuove tecnologie digitali stanno provocando profonde trasformazioni nei modelli di comunicazione e anche nelle relazioni umane. Posseggono uno straordinario potenziale quando si usano a favore della comprensione e della solidarietà umana. Sono un vero dono per l’umanità, perciò ha aggiunto il Santo Padre – dobbiamo fare in modo che l’aiuto che ci offre questa tecnologia sia messa a disposizione di tutta l’umanità e di tutte le comunità, soprattutto dei più bisognosi e vulnerabili. Hanno aperto anche strade per il dialogo tra persone di vari paesi, culture e religioni.