Cultura & Società
Brocchi, un popolo e il suo erudito
Vi si trovano anche annotazioni curiose come il sincero sfogo del priore Deodato Taddei, autore di gran parte del Libro di memorie (sue sono le cronache dal 1789 al 1825, anni difficili per gli echi della Rivoluzione e per il Bonapartismo), che deluso dalla mancata visita di monsignor Morali, che si era fatto sostituire da un canonico, consiglia ai suoi successori che in occasione della visita pastorale «non facciano la minima spesa né preparativi, onde non abbiano poi in seguito motivo di pentirsene» e, se proprio volessero solennizzare l’evento, suggerisce causticamente di far suonare le campane, un atto questo «nel quale non ricercasi spesa veruna se non che quella del consumo delle funi».
Il Libro di memorie di Olmi ha tuttavia una singolare particolarità: eccezionale è infatti l’iniziatore di questo Chronicon, quel Giuseppe Maria Brocchi, insigne teologo ed erudito fiorentino, che fu priore di Olmi tra il 1716 e il 1723. A lui si deve uno degli studi agiografici più interessanti della storia della Chiesa toscana quella Vita dei Santi e Beati fiorentini (recentemente ripubblicato da Gilberto Aranci, per i tipi di Pagnini e Martinelli), che uscì nel 1742 per i torchi di Gaetano Albizzini e che venne arricchita da tavole in rame realizzate da alcuni degli incisori e disegnatori più importanti dell’epoca.
Il legame del Brocchi con il Mugello non si esaurì con la sua carica di priore di Olmi, ma andò oltre. A questa terra dedicò un volume intitolato Descrizione della Provincia del Mugello, edito nel 1748, nella quale passò in rassegna tutti i pivieri della zona, con grande profusione di notizie sia su edifici sacri che civili e a margine dell’opera pubblicò una Cronica riferita ai signori Da Lutiano, famiglia con la quale l’erudito fiorentino incrociò il proprio destino.
Infatti nel periodo che rimase in Mugello aveva scelto come propria dimora l’antica rocca di Lutiano, restaurata e trasformata in villa. Alla figura del Brocchi e al suo rapporto con Lutiano Vecchio è dedicato il libro di Lorella Baggiani che nasce come studio storico su un edificio attualmente al centro di un progetto di recupero edilizio che vedrà la villa ed i locali annessi «rinascere» come centro di ospitalità a famiglie di immigrati o in particolari situazioni di emergenza.
Lorella Baggiani ripercorre la vita del Brocchi con rigore e precisione mostrando quanto questo sacerdote, poi Rettore del Seminario di Firenze, oltre ad essere figura di spicco nella cultura fiorentina ecclesiastica e filosofica, fosse curioso di cose antiche, collezionista di reliquie, interessato in prima persona al restauro architettonico dell’antica rocca di Lutiano. E ancora quanto si fosse impegnato nello studio e nel recupero delle preesistenze medievali, per cimentarsi poi anche nella progettazione di nuovi spazi come quello dell’oratorio dedicato a Tutti i Santi fiorentini che divenne luogo privilegiato della sua collezione di reliquie, fra le quali l’interessante croce reliquiario recentemente ritrovata nel Museo dello Spedale degli Innocenti (attuale proprietario del complesso) insieme ad altre teche.