Borsa di studio per un diacono ortodossoSi chiama Davide il giovane diacono che sarà inviato dal catholicos Karekin II, la guida della Chiesa apostolica ortodossa armena, nella diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Il futuro sacerdote sarà ospitato nello studentato internazionale di Rondine Cittadella della pace, grazie ad una borsa di studio messa a disposizione dalla Chiesa aretina. È questo uno dei più importanti risultati della missione in Caucaso dell’arcivescovo Riccardo Fontana svoltasi lo scorso luglio. «È stato un segno concreto di apertura e vicinanza della nostra Chiesa nei confronti dei cristiani caucasici. Un modo per aprire gli occhi sulla sofferenza di queste terre», spiega il presule. Il viaggio è iniziato in Armenia dove l’arcivescovo ha portato alla Chiesa ortodossa nazionale il saluto di papa Benedetto XVI, assieme alla delegazione di Rondine, anch’essa in Caucaso per presentare il documento in 14 punti per la pacificazione della regione.Poi il trasferimento in Georgia dove Fontana ha inaugurato, assieme ai vertici di Caritas italiana, di cui è vice presidente, un centro di accoglienza per cento bambini profughi di guerra, sorto a Plavi, un villaggio in provincia di Gori, completamente ristrutturato. Il villaggio si trova vicino al confine con l’Ossezia del Sud, in un territorio interessato dal conflitto del 2008 fra la Russia e l’ex Stato sovietico.Nella terra che porta il nome di san Giorgio, assieme ad una rappresentanza dei giovani sacerdoti della Chiesa aretina, Fontana è stato ricevuto dal patriarca della Chiesa ortodossa georgiana Ilia II e dal vescovo Giuseppe Pasotto, amministratore apostolico del Caucaso. La tappa georgiana ha permesso alla delegazione aretina di visitare l’oratorio sperimentale realizzato a Tblisi da Caritas Georgia che sarà il modello per il rilancio degli oratori nelle parrocchie aretine. Il progetto sugli oratori è stato presentato dall’arcivescovo nel tradizionale convegno diocesano della Verna che si è tenuto all’inizio di questa settimana.