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Boom di aperture di partite IVA in Italia: Nord forza trainante, ma il Sud dà segnali incoraggianti

La maggior parte delle partite IVA è stata aperta nell'ambito del commercio, seguito da settori come le attività professionali e l'edilizia

Nel 2024 si è registrata una crescita delle aperture di partite IVA pari all’1,3%, per un totale di 498.361 nuove attivazioni. La parte del leone la fa il Nord, con il 47,8% di nuove aperture, tuttavia il Centro e soprattutto il Sud stanno dando segnali di crescita molto incoraggianti. Al Centro le nuove aperture sono aumentate del 21,7%, mentre al Sud del 30,2%. Questi sono i dati emersi da una ricerca dell’Osservatorio sulle partite IVA, e pubblicati sul sito del dipartimento delle Finanze. Le regioni più attive sono state la Basilicata con un aumento del 6,5%, il Lazio con il 5,4% e la Toscana con il 4,1%.

Il boom delle aperture delle partite IVA, in tutto lo Stivale, lo si deve anche ai bandi della finanza agevolata che hanno messo gli imprenditori nelle condizioni di aprire nuove attività con prestiti molto flessibili e accessibili per tutti, anche senza avere grandi fondi a disposizione. Al Nord e al Centro uno dei bandi più gettonati è Autoimpiego Centro Nord, che offre una grande opportunità ai giovani imprenditori che desiderano avviare o espandere la loro attività imprenditoriale. Per conoscere come funziona questo strumento di finanza agevolata e per avere supporto nella presentazione della domanda e nella preparazione dei documenti necessari, invitiamo a consultare il sito verticalizzato autoimpiegocentronord.com.

Ritornando ai dati dell’Osservatorio, la maggior parte delle partite IVA è stata aperta nell’ambito del commercio, seguito da settori come le attività professionali e l’edilizia. Altri settori in forte espansione sono i servizi di alloggio e ristorazione e le attività artistiche e di intrattenimento, soprattutto al Sud, poiché strettamente legati al mondo del turismo e della cultura che nel Mezzogiorno stanno trovando linfa vitale grazie alla ricchezza patrimoniale e paesaggistica del territorio.

Come rilevato dai dati forniti dell’Osservatorio, l’identikit degli imprenditori che aprono nuove partite IVA corrisponde principalmente a uomini under 35. C’è però un altro dato che suscita curiosità e interesse: il 21,3% delle nuove aperture di partite IVA include persone nate all’estero, un segnale evidente dell’internazionalizzazione dell’Italia che sta attirando sempre più imprenditori di altri paesi grazie ad una serie di mercati dal respiro internazionale.

Da un punto di vista giuridico, sono soprattutto persone fisiche che aprono nuove partite IVA, rappresentando il 67,8%. Le società di persone arrivano al 32,2%, le società di capitali al 24,5% e un altro 4,5% è composto da non residenti e dalle forme giuridiche.

Facendo un confronto con il 2023, emerge che l’apertura di nuove partite IVA ha riguardato soprattutto i non residenti e le altre forme giuridiche, con una crescita del 14,3%. A seguire troviamo le società di capitali, che hanno fatto registrare una crescita dell’8,6%, e le società di persone con una crescita del 4,6%. Si è registrato invece un calo per quanto riguarda le persone fisiche, con un decremento del 2,0%.