Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Boncompagni: «La maggioranza è ormai finita».

«La coalizione che governa Sansepolcro è finita». Lo spiega Michele Boncompagni, segretario del Partito democratico biturgense.Partiamo dalla vicenda che ha visto «Viva Sansepolcro» uscire dalla maggioranza.«Credo sia emerso ciò che noi dicevamo da mesi. Questa amministrazione è priva di progetti e di contenuti, ma al contempo piena di proclami e di demagogia. Sono ormai tre anni che chiediamo risposte alle grandi questioni ma la maggioranza, oltre a non aver saputo rispondere efficacemente, è uscita divisa decretando la fine politica di questa coalizione. Forse la nostra recente mozione di sfiducia aveva colto nel segno, ancor prima della nascita del nuovo partito di centrodestra».Che cosa ne pensa del «caso» dell’ex assessore alla Comunità montana, Laura Cascianini?«Nel metodo è accaduto un grave fatto, mai avvenuto prima nelle nostre istituzioni locali: aver forzato le dimissioni di un consigliere in Comunità montana. Nel merito è avvenuto ciò che sostenevamo da tempo, cioè che la crisi non poteva essere inquadrata semplicemente nella delibera relativa al canile ma era ben più profonda».Come intende muoversi adesso il Pd?«Compito del Partito democratico è quello di perseguire l’obiettivo di ridare alla politica il giusto ruolo che le manca per svolgere la funzione di servizio ai cittadini. In particolare crediamo di aver finora svolto un importante compito teso a promuovere un profondo dibattito attorno ai problemi che attanagliano anche Sansepolcro: infatti, lavoro, scuola, integrazione sociale rappresentano l’unica via seria per affrontare la crisi che ci coinvolge. Contemporaneamente, con le nostre iniziative, abbiamo svolto il nostro ruolo di opposizione puntando sempre sull’interesse primario dei cittadini, dichiarandoci attenti e disponibili a tutti quei contributi finalizzati a migliorare il governo della nostra città. Dote che purtroppo non riscontriamo nell’attuale maggioranza».Quale posizione assumerà il Pd quando verrà portato in consiglio comunale il piano strutturale?«Diciamo che i piani strutturali sono contenitori di obiettivi strategici che interessano lo sviluppo complessivo di un territorio, cosa quindi diversa dal piano regolatore. Questa amministrazione muovendosi in modo estemporaneo da oltre tre anni dimostra di non aver compreso il senso e il valore di tutto ciò. I tempi persi sono gravi perché hanno determinato un costo pesante. Nel contempo i comuni intorno a noi hanno già piani approvati e operativi, capaci di dare risposte alle legittime richieste delle forze economiche e imprenditoriali. Ma ancora più grave ci appare il fatto che non si sia potuti venire a conoscenza, né come cittadini né come consiglieri, delle linee guida di questa maggioranza. Pertanto il nostro comportamento in consiglio comunale non potrà che essere stabilito in merito a quanto ci verrà presentato di volta in volta». di Alessandro Boncompagni