Toscana

BOLLO AUTO, IN TOSCANA TASSA RIDOTTA PER I VEICOLI ECOLOGICI

E’ stata approvata con il voto favorevole della maggioranza e quello contrario del centrodestra la proposta di legge che riduce la tassa automobilistica regionale per i veicoli a basso impatto ambientale. La legge, in particolare, prevede una riduzione del 10 per cento per i veicoli immatricolati come ‘euro 4’ o ‘euro 5’, e per quelli alimentati, in modo esclusivo o doppio, a gas metano, gpl, idrogeno, elettricità. Saranno inoltre esentati dal pagamento del ‘primo bollo’ e della tassa nei successivi cinque anni i veicoli immatricolati nel 2009, di potenza non superiore ai 100 kw, di categoria internazionale M1 (autovetture fino ad otto posti a sedere) ed N1 (veicoli merci fino ad otto tonnellate), a doppia alimentazione benzina/gpl o benzina/metano. L’esenzione dalla tassa automobilistica per cinque anni sarà estesa infine anche ai veicoli in circolazione, di classe ‘euro 2’ e successive, sempre di categoria internazionale M1 ed N1, sui quali sia installato un sistema di alimentazione a gpl o metano collaudato nel 2009.L’aula ha approvato un emendamento (primo firmatario Ilio Pasqui, Pd), che prevede l’entrata in vigore della legge dal giorno successivo alla pubblicazione nel Burt (Bollettino Ufficiale della Regione Toscana). Respinti invece tre emendamenti presentati dal centrodestra (primo firmatario Jacopo Ferri, AF), che sono stati illustrati dal capogruppo di An-Pdl, Roberto Benedetti. Gli emendamenti chiedevano una riduzione generalizzata della tassa regionale su tutti le vetture, fatte salve le misure di agevolazione fiscale per i veicoli a basso impatto ambientale. L’assessore al Bilancio, Giuseppe Bertolucci, intervenendo nel merito ha ribadito l’impostazione generale della Giunta regionale, e cioè quella di “utilizzare la leva fiscale in maniera selettiva; in questo caso per migliorare la qualità dell’aria”. Alessandro Antichi (Fi-Pdl), nell’annunciare il voto contrario alla legge, ha ripercorso le ragioni di opposizione del centrodestra sia all’aumento del bollo auto introdotto nel 2006 sia alla proposta odierna: “Oggi la maggioranza vota una legge che, come dice essa stessa, serve alle politiche ambientali: e cioè a favorire i più ricchi, coloro che possono comprare macchine nuove e costose”. Monica Sgherri (capogruppo Rifondazione), nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo, ha osservato come le riduzioni generalizzate non sempre vadano a vantaggio delle categorie più deboli, apprrezzando il fatto che “il maggior gettito ottenuto dalla tassa automobilistica sia andato a finanziare scelte importanti, come il Fondo per la non autosufficienza”. Sgherri ha manifestato anche la “delusione” perché nella legge “non si è trovato il modo di introdurre una diminuzione mirata per gli anziani e i pensionati, i ceti più deboli”. Roberto Benedetti, esprimendo il voto contrario di An-Pdl, ha rimarcato la differente “concezione della leva fiscale” rispetto alla maggioranza consiliare: “Voi togliete le tasse a chi si compra il Suv e le lasciate a chi continua ad usare la vecchia auto”. (Cam)