Vita Chiesa

BNEDETTO XVI ALL’ANGELUS: L’UMANITA’ HA BISOGNO DELLA MISERICORDIA DI DIO

La vera religione consiste nell’entrare in sintonia con il Cuore ricco di Misericordia di Dio: così il Papa all’Angelus, recitato a Castel Gandolfo, ha commentato la pagina del Vangelo di Luca dedicata alla parabola del Figliol Prodigo. Dio che è amore ci chiede di amare tutti, anche i lontani e i nemici, ha ricordato Benedetto XVI sottolineando che il Padre celeste “rispetta la libertà di ciascuno ed attira tutti a sé con la forza invincibile della sua fedeltà”. E’ la strada che Gesù mostra ai suoi discepoli, ha affermato sottolineando che “nel nostro tempo l’umanità ha bisogno che sia proclamata e testimoniata con vigore la misericordia di Dio”. A capire “quest’urgenza pastorale, in modo profetico”, ha ricordato il Papa, è stato Giovanni Paolo II, grande apostolo della divina Misericordia, che “dopo i tragici avvenimenti dell’11 settembre 2001, che oscurarono l’alba del terzo millennio, egli invitò i cristiani e gli uomini di buona volontà a credere che la Misericordia di Dio è più forte di ogni male, e che solo nella Croce di Cristo si trova la salvezza del mondo”.

Dopo la recita della preghiera mariana, il Papa ha ricordato i tre beati proclamati tra oggi e ieri dai cardinali Bertone e Martins a suo nome. Rispettivamente il beato il P. Stanislao Papczyñski, Fondatore della Congregazione dei Chierici Mariani, proclamato stamane in Polonia e suor Maria Celina della Presentazione della Beata Vergine Maria, monaca professa del Second’Ordine di San Francesco, proclamata in Francia. Benedetto XVI ha ricordato il primo come “un sacerdote esemplare nella predicazione, nella formazione dei laici, padre dei poveri e apostolo della preghiera di suffragio per i defunti”; e la suora come una religiosa capace di far diventare “la sua vita segnata dalla croce un segno di amore a Cristo”. A questi va aggiunto P. Basilio Antonio Maria Moreau, fondatore della Congregazione della Santa croce, beatificato ieri a Le Mans.

Il Papa ha poi rivolto un appello forte in tema ambientale, ricordando che “ricorre oggi il 20° anniversario dell’adozione del “Protocollo di Montreal” sulle sostanze che impoveriscono lo strato di ozono provocando gravi danni all’essere umano e all’ecosistema”.  “Negli ultimi due decenni, – ha detto – grazie ad una esemplare collaborazione nella comunità internazionale tra politica, scienza ed economia, si sono ottenuti importanti risultati, con positive ripercussioni sulle generazioni presenti e future. Auspico che, da parte di tutti, si intensifichi la cooperazione, al fine di promuovere il bene comune, lo sviluppo e la salvaguardia del creato”.

Nei saluti in varie lingue il Papa è tornato a ricordare l’esemplare parabola del Figliol prodigo, invitanto in francese ad avere sempre fiducia in Dio e a rivolgersi a Lui in particolare con il sacramento della Riconciliazione. Anche in inglese l’invito a chiedere perdono a Dio per le mancanze con fiducia. In tedesco un pensiero agli appartenenti all’Associazione Aiuto alla Chiesa che soffre, presenti a CastelGandolfo nel 60esimo della fondazione. In spagnolo la raccomandazione a ricordare che la condizione di figli di Dio chiama alla fraternità tra uomini. In polacco un saluto particolare ai fedeli del nuovo beato. In italiano un saluto particolare al Priore Generale e ai confratelli dell’Ordine di Sant’Agostino che stanno celebrando in questi giorni il Capitolo Generale. (Fonte: Radio Vaticana)