Toscana
Biotestamento. Regione vara regolamento per raccolta Dat
L’obiettivo è rendere fruibili le disposizioni e al contempo garantire il rispetto assoluto della privacy. I soggetti coinvolti, a vario titolo, sono la Regione, le aziende sanitarie, la fondazione Monasterio e Ispro (Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica). Le indicazioni dei cittadini contenute nelle Dat verranno raccolte in una banca dati regionale che conserverà, archivierà e gestirà le informazioni. Il testamento biologico potrà essere trasmesso alle Asl, alla fondazione Monasterio e a Ispro usando l’apposita applicazione web dedicata o per posta elettronica certificata.
È previsto anche un modulo cartaceo unico predisposto per la lettura ottica. In tal caso le informazioni saranno inglobate nella banca dati tramite scannerizzazione. Sarà anche possibile non consegnare le proprie Dat, ma indicare dove poterle reperire. Il testo dovrà contenere il numero del documento di identità, nome e cognome, codice fiscale, luogo e data di nascita, sesso, cittadinanza, indirizzo di residenza, indirizzo email e la dichiarazione esplicita di essere stato adeguatamente informato da un medico. Analoghi dati dovranno essere trasmessi per la designazione del fiduciario, oltre al recapito telefonico. «In aprile avevamo dato alle aziende i primi indirizzi per l’attuazione della legge sul biotestamento- spiega Saccardi-. Siamo stati tra le prime Regioni a farlo e abbiamo voluto inserire la legge nel quadro più complessivo delle cure di fine vita. Ora siamo i primi a varare questo regolamento, per dare immediata concretezza a questa legge di grande civiltà».