Toscana

BIODIVERSITA’ MARINE, PARTE IL PROMO MONITORAGGIO DELLE COSTE TOSCANE

Quali specie abitano le acque marine? Quali di esse sono rare e magari a rischio di estinzione? E quali sono gli habitat più preziosi e minacciati? A domande come queste potrà rispondere il progetto “BioMarT” (Biodiversità marina in Toscana), un progetto che la Regione Toscana realizzerà tramite la collaborazione della sezione zoologica del Museo di Storia naturale dell’università di Firenze “La Specola” e dell’Arpat, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana. Si tratta in pratica di un’estensione al mare del progetto Re.Na.To., ovvero del Repertorio naturalistico toscano già realizzato per gli habitat terrestri, mediante il quale è stato possibile creare una banca dati aggiornata di tutte le emergenze floristiche e faunistiche di interesse conservazionistico per il territorio della nostra regione. “Un progetto – spiega l’assessore all’ambiente Tommaso Franci – che ci ha consentito di allargare sensibilmente il campo delle nostre conoscenze per quanto riguarda la presenza della varie specie, l’ambiente in cui risiedono, i fattori di origine antropica e naturale che ne influenzano consistenza e movimenti, l’eventuale minaccia di scomparsa. Tutto questo è un bagaglio di informazioni prezioso ed insostituibile per garantire una corretta gestione del territorio. E adesso è importante poter disporre di uno strumento simile anche per le nostre acque marine, anche in vista della prossima istituzione delle prime aree marine protette”. Obiettivo del progetto, infatti, è quello di individuare siti meritevoli di attenzione e protezione particolare. E questo anche attraverso consistenti ricerche sul campo, finalizzate a superare una storica mancanza di studi. Un progetto complesso, che si prevede possa essere completato nel giro di tre anni dalla firma della convenzione con Specola ed Arpat. Quest’ultima si occuperà in particolare della raccolta dei dati sui parametri ambientali chimici, fisici e biologici, sul plancton, sull’avifauna. La Specola si occuperà, tra le altre cose, delle macroalghe, dei cetacei e dei rettili marini, delle coste rocciose. (cs-pc)