Toscana
Bilanci in rosso per i pompieri
di Ennio Cicali
Il rosso non è più il colore dei camion dei pompieri, ma quello dei loro bilanci: con questa frase i sindacati dei vigili del fuoco denunciano il difficile momento che stanno attraversando. Sintomatica a questo proposito la frase del ministro dell’Interno, Giuliano Amato, che ha scattato la foto impietosa di uno sfacelo nazionale, suggerendo di pagare la benzina al posto dell’affitto, perché il rischio di sfratto è meno immediato di quello di rimanere a secco. Mancanza di soldi che rende difficile la sostituzione o la manutenzione degli automezzi, alcuni vecchi di 25 anni, ma la maggior parte risale agli anni ’90.
La carenza dei vigili del fuoco mina seriamente l’incolumità dei cittadini. Negli ultimi anni le competenze sono cresciute a dismisura e le richieste di intervento per la tutela di beni e persone sono le più varie, dalla rimozione di intonaco pericolante, salvataggio di gatti finiti nei pluviali e nelle grondaie, agli incendi più o meno grandi, incidenti stradali con rovesciamento di auto e camion, al recupero delle sostanze pericolose, al soccorso alle persone anziane sole, al terrorismo, ai rischi NBCR (nucleari, batteriologici, chimici e radiologici). Da aggiungere, inoltre, i servizi di formazione esterna per la legge 626 (prevenzione degli infortuni sul lavoro) e la vigilanza antincendio nei locali di spettacolo e nelle manifestazioni pubbliche.
Quale sia la situazione in Toscana lo si è visto una ventina di giorni fa quando Firenze è stata colpita da un violento nubifragio. Tredici squadre, in tutto settanta uomini, hanno lavorato ininterrottamente per oltre venti ore per aiutare a svuotare dall’acqua abitazioni, negozi, fabbriche e mettere in sicurezza le strutture danneggiate. Alle squadre fiorentine si sono aggiunte quelle venute da Siena, Prato e Pistoia. Il distaccamento di Borgo S. Lorenzo non ha potuto mandare nessuno, perché sono stati necessari interventi anche nel Mugello.
In Toscana i vigili del fuoco sono 2.000, dovrebbero essere 2.600/3.000. La carenza di organico tocca tutte le province: a Firenze mancano 200 operatori, tenendo conto delle attività produttive sul territorio, dei siti di elevato interesse storico e artistico, di un bacino di utenza di circa un milione di persone. Non va meglio in altre province dove a volte sono attive una, al massimo due squadre. La squadra è la parte più appariscente, quella che opera sul campo. Al rientro spetta agli stessi vigili fare la manutenzione e il ripristino delle apparecchiature usate, per le quali è necessaria una costante attenzione per la sicurezza dei vigili e delle persone soccorse. «Tutti i giorni, ogni volta che un vigile del fuoco sale sull’autopompa indossa dei dispositivi di protezione cosiddetti di terza categoria spiega Roberto Casini, responsabile della Cisl Vigili del fuoco di Firenze La normativa vigente definisce tali dispositivi di protezione come destinati a salvaguardare la persona da rischi di morte o lesioni gravi e di carattere permanente definizione che non ha necessità di essere commentata».
All’elevato grado di professionalità non corrisponde un adeguato riconoscimento economico: lo stipendio medio di un vigile con 15 anni di servizio è di 1250 euro mensili, senza altre indennità che sono corrisposte solo a elicotteristi e sommozzatori. «Un altro aspetto del disagio è legato all’insoddisfazione per il trattamento economico, che allo stato attuale non è equiparato alla professionalità raggiunta ed al servizio fornito alla comunità commenta Roberto Casini . I vigili del fuoco auspicano che la trattativa, aperta in questi giorni per il rinnovo del contratto, porti ad una soddisfacente conclusione e che l’attuale Governo ponga attenzione problemi del Corpo, che hanno una ricaduta reale e sensibile su tutta la popolazione».
Mancano gli uomini, mancano i soldi. L’assegnazione di risorse per le spese di gestione è stata ridotta a un terzo del fabbisogno. Praticamente solo per l’acquisto del carburante.
«La mancanza di attenzione e di sostegno al Corpo nazionale hanno generato l’attuale gravissima situazione di carenza di organico e di risorse per il mantenimento degli automezzi. La qualità della vita in uno Stato si misura anche considerando il grado si sicurezza (nel nostro caso intesa come safety) che viene fornito alla popolazione è la conclusione di Casini. A quella sicurezza contribuiscono in modo considerevole, quotidianamente e nelle calamità, i vigili del fuoco con il soccorso tecnico urgente e con tutta l’attività di prevenzione. Se non abbiamo le risorse necessarie le unità operative scenderanno sotto il minimo vitale e se non saremo in grado di fare la nostra parte, gran parte di quella sicurezza verrà a mancare a tutti noi».
I problemi di organico sono destinati a durare a lungo. Entro il 2008 è previsto il pensionamento di 3.000 vigili, di cui 600 a luglio. Entro il 2007 è previsto un concorso pubblico per 800 posti, domande previste 150 mila. A essere ottimisti i primi assunti arriveranno nel 2010. Come dire l’emergenza continua.
Arezzo. Distaccamenti: Bibbiena, Cortona, Montevarchi. Nucleo elicotteri Arezzo. Volontari: Pratovecchio, Sansepolcro.
Firenze. Aeroporto Peretola, Borgo San Lorenzo, Empoli, Figline Valdarno, Firenze ovest, Petrazzi, nucleo sommozzatori Firenze. Volontari: Marradi
Grosseto. Arcidosso, Follonica, Orbetello, nucleo sommozzatori Grosseto, estivo Isola del Giglio, Misto di Scansano.
Livorno. Portuale, Piombino, Portoferraio, Cecina. Nucleo sommozzatori.
Lucca. Castelnuovo Garfagnana, Viareggio.
Massa Carrara. Aulla, Carrara.
Pisa. Aeroporto, Cascina, Castelfranco, Saline di Volterra. Volontari: Lari, Ponsacco.
Pistoia. Montecatini Terme, Pescia, S. Marcello Pistoiese.
Prato. Volontari Vaiano
Siena. Montalcino, Montepulciano, Piancastagnaio, Poggibonsi.