Un risultato importante: così don Stefano Russo, direttore dell’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Cei, definisce la convenzione che sarà sottoscritta oggi pomeriggio a Roma presso il ministero per i Beni e le attività culturali dallo stesso don Russo e da Maurizio Fallace, direttore generale per i beni librari, gli istituti culturali e il diritto d’autore. La firma avverrà alla presenza di mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Cei, del ministro per i Beni culturali Sandro Bondi, e di mons. Michele Pennisi, presidente dell’Associaizone dei bibliotecari ecclesiastici italiani (Abei). La convenzione spiega don Russo renderà pienamente operativo nel Servizio bibliotecario nazionale (Sbn) il Polo di biblioteche ecclesiastiche (Pbe), ma è il passo ultimo di un lavoro che nasce un po’ di tempo fa. Una delle tappe importanti è stato, ricorda don Russo, l’accordo del 5 dicembre 2006 con la Direzione generale per i beni librari del ministero per i Beni culturali, accordo che sanciva la nascita di questo polo di biblioteche ecclesiastiche. Da quel momento abbiamo avuto 85 biblioteche ecclesiastiche hanno chiesto di partecipare al progetto. Prima di accettare le richieste di adesione al progetto c’è un lavoro di vaglio da parte dell’Ufficio nazionale Cei per i beni culturali ecclesiastici perché le biblioteche stesse si devono dotare di personale che abbia dimestichezza con il web. Infatti, oltre al servizio minimo di catalogazione dei propri libri sul web, 2c’è anche la possibilità di attivare, sempre attraverso la rete, una serie di servizi bibliotecari, fino al prestito dei libri. Un aspetto che don Russo sottolinea è la valorizzazione dei libri delle biblioteche ecclesiastiche: Spesso le nostre biblioteche diocesane hanno libri unici di cui non esistono altre copie, come libri antichi e manoscritti. Questo rappresenta un accrescimento anche per il servizio bibliotecario nazionale che potrà inserire tra i libri catalogati libri assolutamente originali. Già prima dell’avvio di progetto, avverte don Russo, c’erano biblioteche ecclesiastiche più grandi che partecipavano al servizio bibliotecario nazionale perché legate a poli di biblioteche territoriali, ad esempio regionali. Ma questo, appunto, non valeva per tutti: Questo progetto che nasce da un’intesa tra ministero e Cei ha permesso la costituzione di un polo di biblioteche ecclesiastiche che permette anche a quelle biblioteche che desiderano far parte di Sbn ma non potevano farcela con le loro forze di entrare nel sistema. Un progetto conclude don Russo – che di fatto esalta anche l’identità ecclesiastica di queste biblioteche e, allo stesso tempo, mostra un’apertura verso tutto tutta la realtà bibliotecaria nazionale.Sir