E’ un grido di dolore e una richiesta di aiuto immediato quello lanciato quest’oggi, giovedì 25 giugno, dalla direttrice della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Antonia Ida Fontana nell’incontro tenutosi in piazza Cavalleggeri con i rappresentanti del Consiglio regionale. Il vicepresidente Alessandro Starnini ed i consiglieri Severino Saccardi, Fabiana Angiolini, Marco Carraresi hanno ascoltato le richieste della direttrice. Abbiamo bisogno di almeno 500 unità di personale, di nuovi ampi spazi per l’immagazzinamento dei volumi, oltre ad un considerevole aumento di budget solo per far fronte alle esigenze ordinarie ha detto la responsabile.La biblioteca nazionale deve infatti far fronte per statuto ad impegni altamente gravosi. Suo compito è di raccogliere l’intera produzione culturale nazionale di ogni anno, su qualunque supporto essa sia stata prodotta, purché ad uso pubblico. Deve anche conservare e proteggere questo materiale per le generazioni future e produrre quella monumentale opera che è la Bibliografia Nazionale Italiana. Questo significa raccogliere ogni anno dalle 50 alle 60.000 monografie, oltre a 300.000 fascicoli di testate di periodici: materiale che se fosse messo in fila riempirebbe 2 km di scaffalature. Per fare tutto questo lavoro oltre alle 202 persone attualmente impiegate dalla biblioteca ne servirebbero almeno altre 500 (rimanendo comunque abbondantemente al di sotto dei 2.200-2.500 impiegati che possono vantare le corrispondenti biblioteche nazionali francese e inglese). Si aggiunga il fatto che per smaltire un lavoro non sempre leggero anche dal punto di vista fisico si dispone di un personale non più giovanissimo e si comprenderà come la situazione della prestigiosa biblioteca fiorentina sia davvero critica.Non è facile mandare avanti la Biblioteca Nazionale in queste condizioni ha spiegato la direttrice Fontana, che ha voluto anche sottolineare come il fatto stesso che le attuali pubblicazioni siano sempre più spesso editate nella sola forma digitale rappresenti un’ulteriore sfida per l’istituto. La biblioteca si trova infatti a dover modernizzare le tecnologie a propria disposizione facendo affidamento su un budget che non copre neanche più la normale attività.I consiglieri delegati all’incontro con la direttrice hanno voluto conoscere a fondo la situazione dell’istituto. Il vicepresidente Starnini (Pd), preoccupato per le scarse risorse finanziarie, ha voluto gettare un occhio particolare sull’innovazione tecnologica che deve essere applicata alla biblioteca per una moderna e rapida fruizione. Carraresi (Udc) e Saccardi (Pd) si sono poi informati sulle esigenze dei nuovi spazi e di personale, attualmente largamente insufficienti, data la mole di libri che ogni giorno la biblioteca si trova a trattare. La consigliera Angiolini (Pd) si è infine detta stupita di come dall’ultimo concorso nazionale siano stati destinati solo 7 posti alla Toscana, proponendo una mozione in Consiglio che esamini le motivazioni di così scarse risorse di personale destinate alla regione.Al termine dell’incontro la direttrice ha anche proposto ai consiglieri un aiuto immediato da destinarsi alla biblioteca. La regione potrebbe infatti farsi carico degli oneri relativi all’accesso alla sala di lettura e alla distribuzione al pubblico dei volumi moderni: una forma di sostegno rapido e di sicuro sollievo per le finanze della biblioteca che comporterebbe peraltro un esborso tutto sommato modesto per le casse regionali. (mb)