Firenze

Betori: una lettera alle famiglie per invitare a pregare Dalla Costa, La Pira e don Facibeni

Il riconoscimento delle virtù eroiche per don Giulio Facibeni, nei giorni scorsi, ha completato il quando delle tre grandi figure della Chiesa fiorentina proclamate venerabili, aggiungendosi al cardinale Dalla Costa e a Giorgio La Pira. Il riconoscimento di un miracolo attribuito alla loro intercessione potrebbe adesso permettere di proclamarli Beati.“Per i tre venerabili, mi piacerebbe si intensificasse la preghiera” ha spiegato La Pira: “Vorrei fare una lettera alle famiglie per presentare i nostri venerabili e invitare a pregarli. Bisogna incoraggiare la preghiera personale”.Fin dal suo arrivo a Firenze, ha spiegato Betori, aveva parlato al Papa delle cause in corso: Papa Francesco conosceva bene La Pira, ma non ha dimenticato gli altri che hanno così visto completato il processo canonico.A queste figure, ha riordato Betori, si aggiunge don Olinto Fedi, prete fiorentino e fondatore delle Suore Francescane dell’Immacolata, proclamato venerabile pochi giorni fa-Al cardinale Betori è stato chiesto anche un pensiero in vista delle elezioni regionali che vedranno la Toscana al voto in primavera: “Dalla visita pastorale – ha affermato – emerge dalla gente nei confronti delle istituzioni il bisogno di un rapporto, anche della certezza del diritto e dell’ordine. Capisco che ci siano accenti diversi, bisognerebbe però che ci fosse  convergenza sulle cose importanti”.A proposito della tutela dei minori e dei soggetti fragili e della prevenzione degli abusi nella Chiesa, Betori ha ricordato che la diocesi di Firenze ha applicato le norme CEI che accolgono le indicazioni del Papa è stato nominato un responsabile, don Gianni Cioli, affiancato da na equipe di figure professionali collegata al servizio regionale. “Da questo punto di vista – ha concluso – siamo ben attrezzati”.Ai giornalisti Betori ha anche ricordato l’invito già fatto attraverso il suo editoriale su Toscana Oggi: un invito a riscoprire, nel Natale, l’atteggiamento del dono e della generatività, aprendosi alla vita. Ha anche raccontato di aver visitato con piacere il reparto di maternità di Careggi: è bello vedere, ha affermato, con quanta professionalità venga accolta la vita nascente.Continua, ha ricordato inoltre, il cammino sinodale della Chiesa fiorentina, “ulteriore tentativo della nostra chiesa di trasmettere il Vangelo come dono per tutti. Ci sono molte iniziative in corso, vedremo quale sintesi fare”.