Vita Chiesa
Betori: “Per uscire dalla crisi serve una società coesa”
“C’è bisogno – ha affermato l’Arcivescovo – di una società coesa, in cui la condivisione e la vicinanza aiutano il cammino di tutti, soprattutto quello più esitante di chi più soffre”.
“Da soli – ha affermato ancora Betori – non si va da nessuna parte. Insieme ci si sostiene e si condividono i pesi. Il nodo che nella fune diventa un ostacolo, nella rete diventa una forza. Il legame della carità genera solidarietà, prossimità, capacità di dono. E nel dono vengono fugati gli spettri dell’egoismo che hanno generato la crisi in cui ci dibattiamo”.
L’Arcivescovo di Firenze ha parlato anche del male che “penetra nei nostri cuori e avvelena il tessuto della nostra convivenza umana”: “Troppe volte – ha proseguito – ci troviamo a doverci misurare con il male e con i suoi effetti. La nostra esistenza ne risulta oppressa da tanti limiti e tante contraddizioni, mentre la società all’intorno diventa sempre più frantumata, ostile, confusa nel suo futuro. Abbiamo bisogno di rafforzare la nostra fede, quel modo di guardare al mondo che si alimenta dallo sguardo d’amore di Cristo, colui che risorto da morte ci mostra che la morte, come ogni cosa negativa di quaggiù, può essere vinta e la vita si può aprire a una perenne novità”.