Vita Chiesa
Betori: «Lo Stato deve essere garante della libertà religiosa»
«La libertà dell’uomo nella ricerca della verità – ha affermato Betori – implica e si nutre della ricerca della verità come fattore trascendente, e quindi della sua espressione anche religiosa. Ne deriva per lo Stato un ruolo nuovo e impegnativo: l’abbandono di una funzione egemonica in ambito religioso e l’approdo a una funzione sussidiaria ma neppure indifferente. Né supporto né negatore della religione, ma garante della sua libertà».
In questo senso, il tema della libertà religiosa non riguarda soltanto «le violenze e persecuzioni dei cristiani nei Paesi islamici o là dove l’islamismo intollerante vorrebbe imporre il proprio dominio». Anche in Occidente, ha ricordato, «appaiono ricorrenti i tentativi di ricacciare la libertà religiosa nella sfera privata, in nome di un confuso egualitarismo e di una malintesa neutralità che vorrebbe bandire o emarginare ogni traccia dell’esperienza religiosa dal discorso pubblico».
L’Arcivescovo di Firenze ha fatto riferimento alle parole di Papa Francesco: «Il magistero del Santo Padre – ha sottolineato – offre preziosi spunti di riflessione sulla libertà religiosa quale via per la pace e per il rispetto della dignità e dei diritti umani».
L’esperienza religiosa, ha concluso Betori, «non è un dato astratto ma una storia concreta di volti diversi di religioni diverse. Ciò significa che lo spazio della libertà religiosa è anche uno spazio di riconoscimento della storia di ciascuna religione in rapporto alla storia dei popoli. Non c’è vera libertà dove non c’è questa considerazione specifica del rapporto tra ciascuna religione e la convivenza civile di un popolo».