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Betlemme, il cantiere della speranza

Era l’unico cantiere aperto a Betlemme, ma in questo momento, il coprifuoco imposto dai militari israeliani, impedisce ai palestinesi ogni forma di lavoro all’esterno delle loro case. Si tratta del «St. Francis Millennium Center» e dell’attigua «Millennium Hall».

Al di là dei nomi, che rievocano il Giubileo, si tratta di due grandi complessi nel cuore di Betlemme la cui costruzione è stata resa possibile dall’impegno in primo luogo della Conferenza episcopale italiana, delle diocesi toscane e dei Comuni della nostra regione gemellati con la città dove è nato Gesù.

Del «Millennium Center», come ci spiega il sindaco di Pratovecchio, Angiolo Rossi, uno dei motori dell’iniziativa, «resta da completare l’interno di quello che sarà il “Museo di Betlemme e della Palestina ai tempi di Gesù”, di cui si sta occupando in modo particolare l’archeologo francescano padre Michele Piccirillo, mentre sono già stati reperiti i fondi per terminare i servizi turistici e amministrativi, che troveranno posto nell’edificio».

L’altra parte della struttura, una grande sala capace di ospitare fino a 5 mila persone e che sorge più in basso rispetto al «Millennium Center», è stata completata ad eccezione dell’impiantistica. Resta da completare anche il sopra della sala, che diventerà di fatto una grande piazza all’aperto, «ma per questa – dice Rossi – non abbiamo ancora la risorse. C’è però la disponibilità dell’Unitalsi nazionale di intervenire per il superamento delle barriere architettoniche finanziando la costruzione di grandi ascensori per gruppi che colleghino tutti i vari livelli: dalla Piazza della Natività, alla grande sala, al parcheggio».Al progetto, già di notevole dimensione, si aggiunge ora una novità: la costruzione di una nuova scuola materna sotto al «St. Francis Millennium Center». «Accoglierà almeno 300 bambini con tutti i servizi – spiega ancora il sindaco di Pratovecchio –. Il progetto prevede un investimento di circa 800 mila euro. Per il momento c’è la disponibilità dell’Unicoop Firenze di provvedere a tutta l’attrezzatura didattica per un impegno di 100/120 mila euro. Per il resto – aggiunge Rossi – abbiamo preso contatto con l’Antoniano di Bologna: stiamo lavorando all’ipotesi che il progetto della scuola materna sia inserito tra i progetti promossi dallo Zecchino d’Oro del 2003 che potrebbe così proporre una sottoscrizione a livello nazionale». La speranza è quella di poter inaugurare tutto nel primo semestre del 2003. «Sarebbe davvero importante per l’economia dell’intera città di Betlemme – dice ancora Angiolo Rossi –: significherebbe la ripresa dei pellegrinaggi e quindi una rinnovata prospettiva di occupazione. Non dimentichiamo, comunque – ribadisce il sindaco toscano –, che da due anni e mezzo il cantiere, l’unico parzialmente attivo a Betlemme, ha dato lavoro a 30 o 40 persone per volta».A.F.

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