Vita Chiesa
Benotto nuovo arcivescovo di Pisa: «Partito da fratello torno come padre»
“La misericordia di Dio e la benevolenza del Santo Padre mi conducono di nuovo in terra pisana dopo la bella esperienza vissuta come vescovo della Chiesa tiburtina”: così monsignor Giovanni Paolo Benotto (nella foto), nuovo arcivescovo di Pisa, saluta la diocesi pisana con la lettera inviata ai “sacerdoti, ai diaconi, ai religiosi, alle religiose, ai fedeli laici della Chiesa pisana e ad ogni uomo e donna di buona volontà”.
“I pensieri del Signore – scrive monsignor Benotto – sono pensieri di pace e non di afflizione, di bontà e di gioia, per cui, fidandomi di Lui e del suo amore indefettibile ho obbedito alla richiesta del Papa di ritornare a Pisa come arcivescovo, con lo stesso spirito di fede e di amore con cui avevo obbedito nel momento della mia elezione a vescovo di Tivoli. Vengo a Pisa per essere a servizio della vostra fede e della vostra gioia. Sono partito da Pisa per Tivoli come fratello, ritorno a voi come padre e pastore per essere con voi e per voi, guida, sostegno, aiuto ad immagine di Gesù”.
Benotto ricorda l’arcivescovo Alessandro Plotti che ha guidato la diocesi per 22 anni: “Questa Chiesa che il Santo Padre mi affida, mi viene consegnata dal nostro arcivescovo Alessandro per le cui mani ho ricevuto il grande dono dell’episcopato. A lui va la mia e la nostra riconoscenza con l’assicurazione del mio affetto e della mia preghiera”. Il nuovo vescovo è pisano e l’ultima nomina che portava un sacerdote pisano sul trono arcivescovile di Pisa risal al 1806, lontana ben 202 anni. L’ultimo fu il vescovo Ranieri Alliata (1806-1836). Su questa particolarità si è espresso Plotti nell’annunciare la nomina di Benotto. “Qualcuno potrebbe sussurrare: nemo propheta in patria, ma la saggezza di monsignor Benotto saprà reinterpretare la coscienza della nostra Chiesa in un nuovo e inedito servizio pastorale come arcivescovo, che lo pone in mezzo a noi in un diverso ruolo ecclesiale. Tutti conosciamo bene il nuovo arcivescovo. Abbiamo sempre apprezzato il suo incondizionato amore alla Chiesa, il suo indefesso zelo pastorale, la sua disponibilità verso tutti. Negli anni in cui ha svolto, con intelligenza e generosità il servizio di vicario generale, ho sempre trovato in lui spirito di leale e rispettosa collaborazione e capacità sincera di aiuto e di sostegno al mio mistero episcopale. Ordinandolo vescovo il 7 settembre 2003, non immaginavo di imporre le mani al mio successore”.
“Dobbiamo essere orgogliosi – aggiunge Plotti – che un figlio della nostra terra pisana e della nostra Chiesa primaziale sia stato scelto dal Papa per diventare pastore e guida di questo popolo a cui, fin dalla nascita, appartiene, che lo ha generato alla fede e lo ha accompagnato nella sua crescita umana e spirituale. Esorto e invito i membri del presbiterio, ad accoglierlo con spirito di fede, di comunione e di collaborazione. Io non potrò fare altro che pregare e accompagnare il cammino del nuovo arcivescovo e di tutta la chiesa pisana, con immutato amore, simpatia, nostalgia e tanta speranza”.
E la scelta di papa Benedetto XVI di indicare un pastore pisano per Pisa è stata sottolineata anche dal sindaco della città della Torre Pendente, Paolo Fontanelli (Pd): “Salutiamo con piacere la notizia della nomina del pisano monsignor Giovanni Paolo Benotto quale nuovo arcivescovo di Pisa. A nome di tutta la città gli rivolgo un bentornato, assicurando apertura al dialogo, franchezza e collaborazione che ha caratterizzato il rapporto durante i 22 anni di guida pastorale di Plotti. Un pensiero va proprio a Plotti al quale rinnovo gratitudine per l’impegno profuso per il bene della città”. (ANSA).