Cultura & Società

BENI CULTURALI, RICONSEGNATO ALLA CURIA DI FIRENZE L’ANTIFONARIO RUBATO

I Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale hanno riconsegnato all’Archivio della diocesi di Firenze «L’antifonario con tonario», il manoscritto in pergamena di 280 pagine risalente al XII secolo, opera di Oddone di Arezzo contenente salmi, canti e miniature, ritrovato a Bologna dopo il furto avvenuto all’interno del Palazzo arcivescovile fiorentino e denunciato nei giorni scorsi dal responsabile dell’Archivio monsignor Gilberto Aranci. Il recupero del prezioso manoscritto è avvenuto nel contesto di una indagine già avviata per la ricerca di un altro importante volume del XVII sec. trafugato nello scorso mese di gennaio da una libreria bolognese specializzata nella vendita di antichi testi naturalistici.

L’autore del furto, stando a quanto riferito dai Carabinieri nel corso di una conferenza stampa presso la Biblioteca Magliabechiana degli Uffizi a Firenze, una volta scoperto dal proprietario stesso della libreria dove si era ripresentato per un altro «affare», ha lasciato come «cauzione», con la promessa di andare a prendere a casa il libro rubato (nel frattempo venduto però ad un antiquario fiorentino), proprio l’antifonario scomparso dalla Curia di Firenze.

Le indagini sono tuttora in corso e per questo non è stato fatto il nome dell’indagato, che si dice però non nuovo a queste operazioni. I Carabinieri lo definiscono «stravangante» nel modo di comportarsi (fra l’altro offrirebbe sempre del thé alle sue «vittime» o comunque ai ricettatori o agli ignari acquirenti), ma non è stato ancora accertato se l’indagato possa essere con certezza anche l’autore materiale del furto avvenuto nell’archivio fiorentino sulla cui dinamica non riesce a capacitarsi nemmeno monsignor Aranci in quanto il manoscritto non viene dato in visione (esiste infatti il microfilm) ed era chiuso in un armadio di cui quasi nessuno sapeva.