Cultura & Società

BENI CULTURALI: DALLO STATO AL COMUNE GESTIONE VAL DI CORNIA

Passa dallo Stato ai Comuni la gestione dei parchi e dei musei della Val di Cornia, dove si trova uno dei più importanti insediamenti archeologici etruschi. L’accordo, il primo in Italia, è stato siglato questa mattina a Firenze alla presenza del sottosegretario al ministero per i Beni culturali Andrea Marcucci, dell’assessore regionale alla cultura della Toscana Paolo Cocchi e dal sindaco di Piombino, Gianni Anselmi. A quest’ultimo sarà affidata, attraverso la società ‘Parchi Val di Cornia’ la disponibilità dei beni che restano, comunque, di proprietà statale. E’ la prima applicazione del nuovo codice dei beni culturali in attuazione del Titolo V della Costituzione. “E’ la dimostrazione – ha detto Marcucci – che l’accusa di conservatorismo, spesso fatta al ministero, non è giusta e, quasi sempre, è frutto di necessità”. Il sistema di parchi e musei della Val di Cornia (oltre a Baratti-Populonia ci sono il parco di San Silvestro, il museo archeologico, i due parchi costieri della Sterpaia e San Rimigliano, il parco forestale di Poggio Neri e il parco naturalistico di Montioni), nel 2006 ha registrato quasi 1 milione e 500 mila presenze, 72.734 in più rispetto all’anno precedente (6%). L’accordo prevede che il Comune di Piombino, entro il 2008, provvederà tra l’altro al potenziamento della sentieristica e alla realizzazione di una nuova guida. L’intesa raggiunta oggi, secondo il sottosegretario Andrea Marcucci, può essere un “modello” da esportare in altre zone d’Italia, “anche se dovremo avere sempre le stesse garanzie che ci sono state date qui”. Per l’assessore regionale alla cultura Paolo Cocchi, l’accordo “può avere importanti riflessi sull’economia dell’intera zona” e, per questo, la Regione ha svolto un “ruolo di coordinamento attivo”. “Il Comune – ha detto il sindaco Gianni Anselmi – diventa referente e interlocutore diretto del ministero, sperimentando un’esperienza che fa da apripista in Italia rispetto a modelli di gestione di aree archeologiche, confermando la posizione di avanguardia conquistata al territorio dall’esperienza della Parchi Val di Cornia”. Il sindaco, rispondendo ai giornalisti, ha quindi sottolineato come questo accordo, così come il discusso progetto per la bonifica dei fanghi di Bagnoli, “sul quale abbiamo intenzione di andare avanti proponendo un ulteriore progetto di riqualificazione allo Stato”, rientra in un’opera di valorizzazione della zona, che è il secondo polo siderurgico del Paese, il IV porto turistico della Toscana e il settimo porto industriale in Italia”. Il protocollo è stato sottoscritto dai dirigenti delle tre istituzioni: Mario Lolli Ghetti, Ugo Caffaz e Maria Luisa Massai. La gestione dei 90 ettari trasferiti al Comune, sarà affidata ad una società presieduta da Luca Sbrilli, presidente della società Parchi Val di Cornia. (ANSA).