Il grande lavoro dell’evangelizzazione richiede un numero sempre maggiore di persone che rispondano generosamente alla chiamata di Dio e si dedichino per la vita alla causa del Vangelo. Lo ha scritto Benedetto XVI, nel suo messaggio per il II Congresso continentale latinoamericano per le vocazioni, in corso a Cartago (Costa Rica), da ieri al 5 febbraio. Un’azione missionaria più incisiva porta come frutto prezioso, insieme al rinvigorimento della vita cristiana in generale ha sottolineato il Papa -, l’aumento delle vocazioni di speciale consacrazione. In ogni modo, l’abbondanza delle vocazioni è un segno eloquente di vitalità ecclesiale, così come del forte vissuto di fede da parte di tutti i membri del Popolo di Dio. Per il Pontefice, la Chiesa, nel più suo intimo essere, ha una dimensione vocazionale e la vita cristiana partecipa anche di questa stessa dimensione vocazionale che caratterizza la Chiesa. Il Santo Padre, ricordando che l’obiettivo di questo II Congresso è fortificare la pastorale vocazionale, ha evidenziato come essa debba essere pienamente inserita nella pastorale generale e con una presenza capillare in tutti gli ambiti pastorali concreti. L’esperienza ci insegna ha aggiunto Benedetto XVI che, laddove c’è una buona pianificazione e una pratica costante della pastorale vocazionale, le vocazioni non mancano. Dio ha proseguito il Papa è generoso, e ugualmente generoso dovrà essere l’impegno pastorale vocazionale in tutte le Chiese particolari. Tra gli aspetti che il Pontefice ha indicato come utili al far nascere le vocazioni, è importante l’attenzione alla vita spirituale. La vocazione ha chiarito non è frutto di nessun progetto umano o di un’abile strategia organizzativa. Nella sua realtà più profonda, è un dono di Dio, una iniziativa misteriosa e ineffabile del Signore, che entra nella vita di una persona catturandola con la bellezza del suo amore, e suscitando conseguentemente una dedizione totale e definitiva a questo amore divino. Dunque, bisogna sempre tener presente la priorità della vita dello spirito come base dei tutta la programmazione pastorale. È necessario offrire alle giovani generazioni la possibilità di aprire il cuore a una realtà più grande: a Cristo, l’unico che può dare senso e pienezza alle loro vite. Certamente, ha continuato il Santo Padre, la testimonianza personale e comunitaria di una vita di amicizia e intimità con Cristo occupa un posto di primo nell’impegno di promozione delle vocazioni. La testimonianza fedele e gioiosa della propria vocazione è stata ed è ha concluso Benedetto XVI – un mezzo privilegiato per risvegliare in tanti giovani il desiderio di seguire Cristo.Sir