Dopo la pausa del mese di luglio, sono riprese oggi le udienze generali del mercoledì del Papa, in questo mese da Castel Gandolfo. Riprendiamo oggi ha spiegato lo stesso Benedetto XVI – gli appuntamenti del mercoledì mattina, che in agosto conterei anche quest’anno di tenere qui a Castel Gandolfo, in questa forma un poco più breve e familiare. Da dopo Pasqua, il Pontefice ha intrapreso un ciclo di catechesi che affronta il grande tema della preghiera. Senza allontanarsi da questa tematica della scuola di preghiera, in questo mese, accennerà, ha chiarito, ad alcuni aspetti di carattere spirituale e concreto, che mi sembrano utili non solo per chi vive – in una parte del mondo – il periodo delle ferie estive come noi, ma anche per tutti coloro che sono impegnati nel lavoro quotidiano. Oltre cinquemila i pellegrini presenti a Castel Gandolfo.Quando abbiamo un momento di pausa nelle nostre attività, in modo speciale durante le vacanze, spesso prendiamo in mano un libro, che desideriamo leggere. Ed è proprio questo il primo aspetto, su cui oggi vorrei soffermarmi, ha detto. Ognuno di noi ha bisogno di tempi e spazi di raccoglimento, di meditazione, di calma Grazie a Dio che è così! Infatti, questa esigenza ha osservato il Santo Padre – ci dice che non siamo fatti solo per lavorare, ma anche per pensare, riflettere, oppure semplicemente per seguire con la mente e con il cuore un racconto, una storia in cui immedesimarci, in un certo senso perderci’ per poi ritrovarci arricchiti. Naturalmente molti di questi libri di lettura che prendiamo in mano nelle vacanze sono per lo più di evasione, e questo è normale ha affermato Benedetto XVI -. Tuttavia, varie persone, particolarmente se possono avere spazi di pausa e di relax più prolungati, si dedicano a leggere qualcosa di più impegnativo. Di qui una proposta: Perché non scoprire alcuni libri della Bibbia, che normalmente non sono conosciuti? O di cui forse abbiamo ascoltato qualche brano durante la Liturgia, ma che non abbiamo mai letto per intero? In effetti, molti cristiani non leggono mai la Bibbia, e hanno di essa una conoscenza molto limitata e superficiale. La Bibbia, ha proseguito il Papa, come dice il nome, è una raccolta di libri, una piccola biblioteca’, nata nel corso di un millennio. Alcuni di questi libretti’ che la compongono rimangono quasi sconosciuti alla maggior parte delle persone, anche buone cristiane. Alcuni sono molto brevi, come il Libro di Tobia, un racconto che contiene un senso molto alto della famiglia e del matrimonio; o il Libro di Ester, in cui la Regina ebrea, con la fede e la preghiera, salva il suo popolo dallo sterminio; o, ancora più breve, il Libro di Rut, una straniera che conosce Dio e sperimenta la sua provvidenza. Questi piccoli libri si possono leggere per intero in un’ora, mentre più impegnativi, e autentici capolavori, sono il Libro di Giobbe, che affronta il grande problema del dolore innocente; il Qoèlet, che colpisce per la sconcertante modernità con cui mette in discussione il senso della vita e del mondo; il Cantico dei Cantici, stupendo poema simbolico dell’amore umano. Come vedete, questi sono tutti libri dell’Antico Testamento. E il Nuovo? Certo ha ammesso il Pontefice -, il Nuovo Testamento è più conosciuto, e i generi letterari sono meno diversificati. Però, la bellezza di leggere un Vangelo tutto di seguito è da scoprire, come pure raccomando gli Atti degli Apostoli, o una delle Lettere.Il Santo Padre nell’Udienza di oggi, quindi, ha suggerito di tenere a portata di mano, durante il periodo estivo o nei momenti di pausa, la santa Bibbia, per gustarla in modo nuovo, leggendo di seguito alcuni suoi Libri, quelli meno conosciuti e anche quelli più noti, come i Vangeli, ma in una lettura continuata. Così facendo ha spiegato – i momenti di distensione possono diventare, oltre che arricchimento culturale, anche nutrimento dello spirito, capace di alimentare la conoscenza di Dio e il dialogo con Lui, la preghiera. Secondo il Papa, sarebbe una bella occupazione per le ferie, prendere un libro della Bibbia, avendo così un po’ di distensione e, nello stesso tempo, entrare nel grande spazio della Parola di Dio e approfondire il nostro contatto con l’Eterno, proprio come scopo del tempo libero che il Signore ci dà.Nei saluti in varie lingue, il Pontefice ha rinnovato a tutti l’invito a leggere in questo tempo di vacanza la Bibbia. Ha rivolto poi un pensiero, in polacco, alle Suore di Santa Elisabetta che partecipano al seminario di rinnovamento spirituale che si svolge a Roma. Nei saluti ai pellegrini di lingua italiana, in particolare si è rivolto alle Suore Maestre di Santa Dorotea, alle Francescane Missionarie del Sacro Cuore e alle Orsoline di San Carlo a Sant’Ambrogio, che stanno celebrando in questi giorni i rispettivi Capitoli Generali. Benedetto XVI ha salutato anche i fedeli di Cenate S. Leone, che ricordano il IV anniversario di fondazione della loro parrocchia e il numeroso gruppo di pellegrini di Ampollosa. Per tutti assicuro la mia preghiera, perché, sostenuti dalla Grazia divina ciascuno possa impegnarsi con rinnovato slancio apostolico nell’opera della nuova evangelizzazione, ha concluso. Alla fine dell’Udienza il Papa si è avvicinato ai fedeli presenti per salutare di persona un gruppo di fedeli in carrozzella e quelli nelle prime file. (Sir)