Vita Chiesa

BENEDETTO XVI, UDIENZA: LO SCOPO DELLA NOSTRA VITA È INCONTRARE GESÙ

“Lo scopo cui deve tendere la nostra vita” è “incontrare Gesù”. A ribadirlo è stato oggi il Papa, che durante la tradizionale udienza generale in piazza San Pietro, assolata e gremita da 25 mila fedeli, ha proseguito la catechesi sugli apostoli, soffermandosi sulla figura di Filippo (dopo quella di Matteo, alla quale era dedicata l’udienza di mercoledì scorso). “Se questo impegno mancasse – ha ammonito Benedetto XVI – verremmo rimandati sempre solo a noi come in uno specchio, e saremmo sempre più soli! Filippo invece ci insegna a lasciarci conquistare da Gesù, a stare con lui, e a invitare anche altri a condividere questa indispensabile compagnia”. “Vivendo, e trovando Dio, possiamo trovare una nuova vita”, ha poi aggiunto il Santo Padre parlando a braccio a conclusione della catechesi. Citando “il paradosso dell’Incarnazione”, il Pontefice aveva ricordato subito prima che “Dio si è dato un volto umano, quello di Gesù, e per conseguenza d’ora in poi, se davvero vogliamo conoscere il volto di Dio, non abbiamo che da contemplare il volto di Gesù”.

Il “vero” testimone “non si accontenta di proporre l’annuncio, ma interpella direttamente l’interlocutore suggerendogli di fare lui stesso un’esperienza personale di quanto annunciato”, ha detto ancora il Papa, parlando dell’apostolo Filippo. “L’Apostolo, ci impegna a conoscere Gesù da vicino. In effetti, l’amicizia ha bisogno della vicinanza, anzi in parte vive di essa”. Gesù stesso ha scelto i Dodici affinché “condividessero la sua vita e imparassero direttamente da lui non solo lo stile del suo comportamento, ma soprattutto chi davvero Lui fosse”. L’importante, ha sintetizzato il Papa a proposito dello stile di Gesù del Vangelo così come è stato interpretato da san Paolo, “è non solo e non tanto ascoltare i suoi insegnamenti, quanto ancor più conoscere Lui in persona, cioè la sua umanità e divinità, il suo mistero, la sua bellezza. Egli infatti non è solo un Maestro, ma un Amico, anzi un Fratello. Come potremmo conoscerlo a fondo restando lontani? L’intimità, la familiarità, la consuetudine ci fanno scoprire la vera identità di Gesù Cristo. Ecco: è proprio questo che ci ricorda l’apostolo Filippo”. Alla scuola di Filippo, ha concluso il Santo Padre, dobbiamo essere sempre pronti” ad “essere una strada aperta” verso il Signore.

Al termine dell’udienza, salutando i fedeli di lingua italiana, Benedetto XVI ha fatto riferimento al suo quarto viaggio apostolico fuori dall’Italia, che compirà in Germania a partire da sabato prossimo (fino al 14 settembre). “Alla preghiera di voi tutti – ha detto il Papa – vorrei affidare il viaggio apostolico che compirò in Germania a partire da sabato prossimo. Ringrazio il Signore per l’opportunità che mi offre di recarmi, per la prima volta dopo la mia elezione a Vescovo di Roma, in Baviera mia terra di origine”. “Accompagnatemi, cari amici, in questa visita, che affido alla Vergine Santa”, l’invito del Santo Padre, che ha aggiunto: “Sia Lei a guidare i miei passi: sia Lei a ottenere per il popolo tedesco una rinnovata primavera di fede e di civile progresso”. Fonte: Sir