Vita Chiesa

BENEDETTO XVI, UDIENZA: AMARE CON UMILTÀ E FEDE SULL’ESEMPIO DI SANTA GERTRUDE

“Una delle mistiche più famose, unica donna della Germania ad avere l’appellativo di ‘Grande’, per la statura culturale ed evangelica: con la sua vita e il suo pensiero ha inciso in modo singolare sulla spiritualità cristiana”. È il ritratto di santa Gertrude di Helfta che emerge dalle parole di Benedetto XVI, durante l’udienza generale in piazza san Pietro. Nel corso della catechesi, il Santo Padre ha descritto la santa tedesca come “una donna eccezionale, dotata di particolari talenti naturali e di straordinari doni di grazia, di profondissima umiltà e ardente zelo per la salvezza del prossimo, di intima comunione con Dio nella contemplazione e di prontezza nel soccorrere i bisognosi”. Ricordando il periodo della sua maturazione spirituale, il Papa ha sottolineato “la ricchezza della spiritualità non solo del suo mondo monastico, ma anche e soprattutto di quello biblico, liturgico, patristico e benedettino, con un timbro personalissimo e con grande efficacia comunicativa”. Entrata in monastero all’età di cinque anni, santa Gertrude è “una studentessa straordinaria” che è “affascinata dal sapere” ma possiede anche “un carattere forte, deciso, immediato, impulsivo; sovente dice di essere negligente; riconosce i suoi difetti, ne chiede umilmente perdono”. La biografa di santa Gertrude, ha aggiunto il Pontefice, indica “due direzioni di quella che potremmo definire una sua particolare ‘conversione’: negli studi, con il passaggio radicale dagli studi umanistici profani a quelli teologici, e nell’osservanza monastica, con il passaggio dalla vita che ella definisce negligente alla vita di preghiera intensa, mistica, con un eccezionale ardore missionario”. Ed è così che “Gertrude trasforma tutto ciò in apostolato: si dedica a scrivere e divulgare la verità di fede con chiarezza e semplicità, grazia e persuasività, servendo con amore e fedeltà la Chiesa, tanto da essere utile e gradita ai teologi e alle persone pie”. Inoltre, ha spiegato il Santo Padre, “con le parole e l’esempio suscita negli altri grande fervore” e “alle preghiere e alle penitenze della regola monastica ne aggiunge altre con tale devozione e tale abbandono fiducioso in Dio, da suscitare in chi la incontra la consapevolezza di essere alla presenza del Signore”. Sull’esempio di santa Gertrude, l’invito di Benedetto XVI è quello di imparare “ad amare con umiltà e fede Cristo e la sua Chiesa, a coltivare la nostra preghiera personale, a partecipare con fedeltà alla Santa Messa e a vivere intensamente la Liturgia per nutrire il nostro cammino spirituale”.Sir