(ASCA) – Rispetto per la libertà della Chiesa, difesa della famiglia e di una formazione per i giovani che non emargini i valori della fede. Sono i temi toccati da Benedetto XVI nel discorso al nuovo ambasciatore di Spagna presso la Santa Sede, Marìa Jesùs Figa Lòpez-Palop, che ha presentato oggi le Lettere credenziali. Esistono, ha denunciato papa Ratzinger, forme, spesso sofisticate, ostili alla fede, che si esprimono talvolta col rinnegamento della storia e dei simboli religiosi nei quali si rispecchia l’identità e la cultura della maggioranza dei cittadini e in certi ambienti si tenda a considerare la religione come un fattore socialmente irrilevante, e perfino fastidioso. Questo, però, non giustifica il fatto di volerla emarginare, a volte attraverso la denigrazione, il ridicolo, la discriminazione, compresa l’indifferenza davanti a episodi di chiara dissacrazione, con i quali si viola il diritto fondamentale alla libertà religiosa inerente alla dignità della persona umana, che é una vera arma di pace, perché può cambiare e migliorare il mondò. Papa Benedetto XVI ha invitato il governo spagnolo a praticare la giustizia e la solidarietà, assicurando in ogni caso il sostegno della Chiesa, nel discorso rivolto questa mattina al nuovo ambasciatore di Madrid presso la Santa Sede. In particolare, parlando della difesa della vita e del sostegno offerto alla famiglia dalla Chiesa, il pontefice ha ribadito che questa difende una educazione che integri i valori morali e religiosi secondo le convinzioni dei genitori, com’é loro diritto, e come conviene allo sviluppo integrale dei giovani. E, per la stessa ragione, chiede che essa includa anche l’insegnamento della religione cattolica in tutte le scuole che la scelgono.