“Siamo tutti debitori” del Concilio, i cui documenti “con il passare degli anni non hanno perso di attualità, ma anzi si rivelano particolarmente pertinenti in rapporto alle nuove istanze della Chiesa e della presente società globalizzata”. E’ quanto scrive il Papa, in un messaggio inviato oggi al Convegno internazionale su “Il Vaticano II nel pontificato di Giovanni Paolo II”, in corso a Roma fino al 3o ottobre. “Giovanni Paolo II – si legge ancora nel messaggio di Benedetto XVI, letto in apertura dei lavori – ha accolto praticamente in ogni suo documento. e ancor più nelle sue scelte e nel suo comportamento come Pontefice, le fondamentali istanze del Concilio ecumenico Vaticano II, diventandone così qualificato testimone. Sua preoccupazione costante è stata quella di far conoscere a tutti quali vantaggi potevano scaturire dall’accoglienza della visione conciliare, non solo per il bene della Chiesa, ma anche per la stessa società civile e delle persone in essa operanti”. Anche per i padri conciliari, conclude Benedetto XVI, “l’ultimo scopo di tutti i singoli elementi del rinnovamento della Chiesa fu guidare al Dio vivente rivelatosi in Gesù Cristo”.Sir
