Vita Chiesa

BENEDETTO XVI, REGINA COELI: «LO SPIRITO SANTO È L’ANIMA DELLA CHIESA»

“Lo Spirito Santo, che con il Padre e il Figlio ha creato l’universo, che ha guidato la storia del popolo d’Israele e ha parlato per mezzo dei profeti, che nella pienezza dei tempi ha cooperato alla nostra redenzione, a Pentecoste è disceso sulla Chiesa nascente e l’ha resa missionaria, inviandola ad annunciare a tutti i popoli la vittoria dell’amore divino sul peccato e sulla morte”. Lo ha detto, ieri mattina, Benedetto XVI, prima di guidare la recita del Regina Coeli. “Lo Spirito Santo – ha chiarito il Papa – è l’anima della Chiesa. Senza di Lui a che cosa essa si ridurrebbe? Sarebbe certamente un grande movimento storico, una complessa e solida istituzione sociale, forse una sorta di agenzia umanitaria”. Ed in verità, ha aggiunto il Pontefice, “è così che la ritengono quanti la considerano al di fuori di un’ottica di fede”. In realtà, però, “nella sua vera natura e anche nella sua più autentica presenza storica – ha evidenziato il Santo Padre – la Chiesa è incessantemente plasmata e guidata dallo Spirito del suo Signore. E’ un corpo vivo, la cui vitalità è appunto frutto dell’invisibile Spirito divino”.“Quest’anno la solennità di Pentecoste cade nell’ultimo giorno del mese di maggio, in cui abitualmente si celebra la bella festa mariana della Visitazione. Questo fatto ci invita a lasciarci ispirare e come istruire dalla Vergine Maria, la quale fu protagonista di entrambi gli eventi”, ha ricordato Benedetto XVI. A Nazaret, Maria “ricevette l’annuncio della sua singolare maternità, e, subito dopo aver concepito Gesù per opera dello Spirito Santo, dallo stesso Spirito d’amore fu spinta ad andare in aiuto dell’anziana parente Elisabetta, giunta al sesto mese di una gravidanza pure prodigiosa”. Per il Papa, “la giovane Maria, che porta in grembo Gesù e, dimentica di sé, accorre in aiuto del prossimo, è icona stupenda della Chiesa nella perenne giovinezza dello Spirito, della Chiesa missionaria del Verbo incarnato, chiamata a portarlo al mondo e a testimoniarlo specialmente nel servizio della carità”. Di qui l’invocazione dell’intercessione di “Maria Santissima, perché ottenga alla Chiesa del nostro tempo di essere potentemente rafforzata dallo Spirito Santo”. “In modo particolare – ha concluso – sentano la presenza confortatrice del Paraclito le comunità ecclesiali che soffrono persecuzione per il nome di Cristo, perché, partecipando alle sue sofferenze, ricevano in abbondanza lo Spirito della gloria”.Dopo la recita del Regina Coeli, Benedetto XVI ha rivolto un pensiero ai giovani abruzzesi: “In questi giorni, i giovani dell’Abruzzo si stanno raccogliendo numerosi intorno alla Croce delle Giornate mondiali della gioventù, portata in pellegrinaggio nella loro regione da un gruppo di volontari inviati dal Centro internazionale giovanile San Lorenzo di Roma”, ha detto. “In comunione con i giovani di quella terra duramente colpita dal terremoto – ha aggiunto il Papa – chiediamo a Cristo morto e risorto di effondere su di loro il suo Spirito di consolazione e di speranza”. Un pensiero anche all’Agorà dei giovani italiani: “Estendo il mio saluto a tutti i giovani italiani che oggi, nelle rispettive diocesi, si ritrovano per concludere con i loro vescovi il triennio dell’Agorà. Ricordo con gioia gli indimenticabili eventi che hanno segnato questo triennio: l’incontro a Loreto, nel settembre 2007, e la Giornata Mondiale a Sydney, nel luglio scorso”. “Cari giovani italiani – ha concluso – con la forza dello Spirito Santo, siate testimoni del Signore risorto!”.Sir