Quanto bisogno ha la comunità cristiana e l’intera umanità di assaporare appieno la ricchezza e la potenza della pace di Cristo! San Benedetto ne è stato grande testimone, perché l’ha accolta nella sua esistenza e l’ha fatta fruttificare in opere di autentico rinnovamento culturale e spirituale. Lo ha detto ieri Benedetto XVI, prima di guidare la recita del Regina Coeli, da piazza Miranda a Cassino. Il Papa ha, quindi, ricordato il suo recente viaggio in Terra Santa nel quale si è fatto pellegrino di pace: Oggi, in questa terra segnata dal carisma benedettino ha evidenziato -, mi è data l’occasione per sottolineare, ancora una volta, che la pace è in primo luogo dono di Dio, e dunque la sua forza sta nella preghiera. E’ dono affidato, però, all’impegno umano. Anche l’energia necessaria per attuarlo ha aggiunto il Pontefice – si può attingere dalla preghiera. E’ pertanto fondamentale coltivare un’autentica vita di preghiera per assicurare il progresso sociale nella pace. Ancora una volta, ha precisato il Papa, la storia del monachesimo ci insegna che una grande crescita di civiltà si prepara nel quotidiano ascolto della Parola di Dio, che spinge i credenti ad un sforzo personale e comunitario di lotta contro ogni forma di egoismo e di ingiustizia. Infatti, solo imparando, con la grazia di Cristo, a combattere e vincere il male dentro di sé e nelle relazioni con gli altri, si diventa autentici costruttori di pace e di progresso civile, ha sostenuto Benedetto XVI. Il 24 maggio è, poi, memoria liturgica della Beata Vergine Maria, Aiuto dei Cristiani, che è venerata con grande devozione nel santuario di Sheshan a Shanghai e si è celebrata la Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina. Il mio pensiero ha affermato il Pontefice – va a tutto il Popolo cinese. In particolare saluto con grande affetto i cattolici in Cina e li esorto a rinnovare in questo giorno la loro comunione di fede in Cristo e di fedeltà al Successore di Pietro. La nostra comune preghiera ottenga un ‘effusione dei doni dello Spirito Santo, affinché l’unità fra tutti i cristiani, la cattolicità e l’universalità della Chiesa siano sempre più profonde e visibili. Nei saluti in diverse lingue, il Papa, rivolgendosi ai polacchi, ha detto: Per l’intercessione di San Benedetto chiediamo a Dio che, grazie alla preghiera e al lavoro, scopriamo le nuove dimensioni della libertà, e che la pace duri in Europa e in tutto il mondo. Dopo il Regina Coeli, Benedetto XVI ha inaugurato la Casa della Carità, voluta dall’Abbazia di Montecassino e creata con l’aiuto della Regione Lazio per accogliere persone bisognose di aiuto, poveri e immigrati.Sir