Anche al Regina Cæli, recitato al termine della Messa in San Pietro, il Papa ha parlato della Pentecoste: Come narrano gli Atti degli Apostoli, al mattino della festa di Pentecoste, un fragore come di vento investì il Cenacolo e su ciascuno dei discepoli scesero lingue come di fuoco. La voce di Dio ha osservato il Pontefice – divinizza il linguaggio umano degli Apostoli, i quali diventano capaci di proclamare in modo polifonico’ l’unico Verbo divino. Il soffio dello Spirito Santo riempie l’universo, genera la fede, trascina alla verità, predispone l’unità tra i popoli. Lo Spirito Santo, inoltre, è congiunto al Padre per mezzo del Figlio e completa la rivelazione della Santissima Trinità. Proviene da Dio come soffio della sua bocca e ha il potere di santificare, abolire le divisioni, dissolvere la confusione dovuta al peccato. Egli, incorporeo e immateriale, elargisce i beni divini, sostiene gli esseri viventi, perché agiscano in conformità al bene. In realtà, lo Spirito Santo, che crea in noi la fede nel momento del nostro Battesimo, ci permette di vivere quali figli di Dio, coscienti e consenzienti, secondo l’immagine del Figlio Unigenito. Anche il potere di rimettere i peccati è dono dello Spirito.Dopo il Regina Cæli, il Papa ha ricordato che domani a Dresda, in Germania, sarà proclamato beato Alois Andritzki, sacerdote e martire, ucciso dai nazionalsocialisti nel 1943, all’età di 28 anni, eroico testimone della fede, che si aggiunge alla schiera di quanti hanno dato la vita nel nome di Cristo nei campi di concentramento. Vorrei affidare alla loro intercessione, oggi che è Pentecoste, la causa della pace nel mondo. Possa lo Spirito Santo ispirare coraggiosi propositi di pace e sostenere l’impegno di portarli avanti, affinché il dialogo prevalga sulle armi e il rispetto della dignità dell’uomo superi gli interessi di parte. Lo Spirito, che è vincolo di comunione, raddrizzi i cuori deviati dall’egoismo e aiuti la famiglia umana a riscoprire e custodire con vigilanza la sua fondamentale unità. Dopodomani ha rammentato poi 14 giugno, ricorre la Giornata mondiale dei donatori di sangue, milioni di persone che contribuiscono, in modo silenzioso, ad aiutare i fratelli in difficoltà. A tutti i donatori rivolgo un cordiale saluto e invito i giovani a seguire il loro esempio. Infine un saluto ai giornalisti e ai relatori riuniti a Pistoia per il Forum dell’informazione cattolica per la salvaguardia del creato, organizzato dall’associazione Greenaccord: Ai giornalisti impegnati per la tutela dell’ambiente va il mio incoraggiamento. (Sir)