Grazie: ha esordito così, ieri mattina, Benedetto XVI nel suo consueto intervento prima della recita del Regina Cæli, per salutare i duecentomila fedeli convenuti in piazza San Pietro, da ogni parte d’Italia, in risposta all’invito del Cnal (Consulta nazionale delle aggregazioni laicali), per esprimere sostegno e affetto al Papa. Piazza San Pietro e piazza Pio XII, stracolme di persone, sono state anche colorate da bandiere, cappellini, striscioni e palloncini delle diverse associazioni, gruppi e movimenti che hanno aderito all’iniziativa. Dopo aver ricordato che ieri si celebrava, in Italia e in altri Paesi, l’Ascensione di Gesù al Cielo, oltre a ricorrere la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, il Pontefice ha evidenziato, a proposito dell’ultimo distacco del Signore Gesù dai suoi discepoli, che non si tratta di un abbandono, perché Egli rimane per sempre con loro – con noi – in una forma nuova. Il Signore ha proseguito il Santo Padre – attira lo sguardo degli Apostoli – il nostro sguardo – verso il Cielo per indicare come percorrere la strada del bene durante la vita terrena. Egli, tuttavia, rimane nella trama della storia umana, è vicino a ciascuno di noi e guida il nostro cammino cristiano: è compagno dei perseguitati a causa della fede, è nel cuore di quanti sono emarginati, è presente in coloro a cui è negato il diritto alla vita.In realtà, ha chiarito Benedetto XVI, possiamo ascoltare, vedere e toccare il Signore Gesù nella Chiesa, specialmente mediante la Parola e i sacramenti. A tale proposito, esorto i ragazzi e i giovani che in questo tempo pasquale ricevono il sacramento della Cresima, a restare fedeli alla Parola di Dio e alla dottrina appresa, come pure ad accostarsi assiduamente alla Confessione e all’Eucaristia, consapevoli di essere stati scelti e costituiti per testimoniare la Verità. Il Papa ha quindi rinnovato il suo particolare invito ai fratelli nel sacerdozio, affinché nella loro vita e azione si distinguano per una forte testimonianza evangelica’ e sappiano utilizzare con saggezza anche i mezzi di comunicazione, per far conoscere la vita della Chiesa e aiutare gli uomini di oggi a scoprire il volto di Cristo. Il Signore ha aggiunto-, aprendoci la via del Cielo, ci fa pregustare già su questa terra la vita divina. Un autore russo del Novecento, nel suo testamento spirituale, scriveva: Osservate più spesso le stelle. Quando avrete un peso nell’animo, guardate le stelle o l’azzurro del cielo. Quando vi sentirete tristi, quando vi offenderanno, intrattenetevi col cielo. Allora la vostra anima troverà la quiete’. Infine, un ringraziamento alla Vergine Maria, venerata nel santuario di Fatima, per la sua materna protezione durante l’intenso pellegrinaggio compiuto in Portogallo.Sir