Vita Chiesa

BENEDETTO XVI, MESSAGGIO GIORNATA MIGRAZIONI: EVITARE ALLE FAMIGLIE LA ROTTURA DEI LEGAMI ORIGINARI

“La famiglia” del migrante è “luogo e risorsa della cultura della vita e fattore di integrazione di valori”. Per questo, in vista di “un suo sviluppo armonico”, essa va sostenuta assicurandole “una reale possibilità di inserimento” nella società. E’ quanto scrive Benedetto XVI nel Messaggio per la 94ª Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebrerà il 14 gennaio 2007 su “La famiglia migrante”.

Nel Messaggio, reso noto oggi, il Papa si sofferma sulle “difficoltà, i disagi e la fragilità” di milioni di migranti, profughi, rifugiati e delle loro famiglie, paragonate alla “Famiglia di Nazaret, obbligata a rifugiarsi in Egitto”. Nel suo dramma, osserva il Pontefice, “intravediamo la dolorosa condizione di tutti i migranti”. Rammentando che il tema prescelto si pone in continuità con quelli del 1980, 1986 e 1993, Benedetto XVI si sofferma sui rischi di “rottura dei legami originari” della famiglia, legati “alla lontananza tra i suoi membri e al mancato ricongiungimento”, e sulla delicata situazione delle donne, che non di rado “finiscono vittime del traffico di esseri umani e della prostituzione”. Di qui l’incoraggiamento alla “ratifica di strumenti internazionali legali tesi a difendere i diritti dei migranti” e “delle loro famiglie”. Anche i rifugiati e gli studenti esteri sono al centro del Messaggio di Benedetto XVI. “Sento il dovere di richiamare l’attenzione sulle famiglie dei rifugiati, le cui condizioni sembrano peggiorate rispetto al passato”, scrive il Pontefice, sottolineandone “le difficoltà logistiche”, i traumi subiti, e talvolta “il rischio di coinvolgimento di donne e bambini nello sfruttamento sessuale”. Per il Papa, “occorre un’attenta presenza pastorale” in grado di “ripristinare la cultura del rispetto e far riscoprire il vero valore dell’amore”, e occorre “impegnarsi perché siano garantiti i diritti e la dignità delle famiglie”. Ai rifugiati, da parte loro, “va chiesto di coltivare un atteggiamento aperto e positivo verso la società che li accoglie”. “Anche venire in aiuto degli studenti esteri – ha aggiunto Benedetto XVI – è un importante campo d’azione pastorale”. Di qui l’impegno ella Chiesa ad aiutare questi giovani “lontani da casa”, spesso “senza un’adeguata conoscenza della lingua” e con insufficienti mezzi di sostegno, “ad integrarsi nelle città che li accolgono”.Sir

Messaggio per la Giornata del migrante 2007