Messaggio autografo di augurio di Benedetto XVI al Rabbino emerito Rav Elio Toaff, in occasione del suo 95° compleanno: lo ha letto pubblicamente mons. Georg Gänswein, segretario particolare del Papa, durante la cerimonia, tenutasi ieri a Roma, in occasione della serata inaugurale della Fondazione Elio Toaff per la Cultura Ebraica. Nella felice ricorrenza del Suo 95° genetliaco scrive il Pontefice richiamando il Salmo 23 – desidero unirmi a quanti si rallegrano con Lei per i doni che la misericordia dell’Altissimo Le ha elargito in un’esistenza lunga e feconda di bene. Penso, con le espressioni del Salmo, a come il Signore abbia rinfrancato l’anima Sua, guidandoLa per il giusto cammino, anche nella valle più scura, nell’ora della persecuzione e dello sterminio del popolo ebraico. Il Signore, nei suoi misteriosi disegni, ha voluto che Ella sperimentasse in maniera singolare la sua salvezza, divenendo un segno di speranza per la rinascita di molti Suoi fratelli. Mi è specialmente caro ricordare il Suo impegno per la promozione di relazioni fraterne tra cattolici ed ebrei, e la sincera amicizia che La legò al mio venerato predecessore, il Papa Giovanni Paolo II. Il mio augurio è che si compiano per Lei le parole conclusive dello stesso Salmo: Bontà e fedeltà mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, abiterò ancora nella casa del Signore per lunghi giorni’. Shalom!.Sir