(ASCA) – Benedetto XVI, ricevendo in udienza circa 8.000 pellegrini della diocesi di Terni, ha denunciato la precarietà del lavoro e la disoccupazione che rendono difficili e precarie le condizioni della società e del bene comune auspicando che possa esser assicurata un’occupazione sicura, dignitosa e stabile. É importante tenere sempre presente che il lavoro è uno degli elementi fondamentali sia della persona umana, che della società. Le difficili o precarie condizioni del lavoro rendono difficili e precarie le condizioni della società stessa, le condizioni di un vivere ordinato secondo le esigenze del bene comune, ha detto Benedetto XVI. Terni è segnata dalla presenza di una delle più grandi fabbriche dell’acciaio, che ha contribuito alla crescita di una significativa realtà operaia. Un cammino segnato da luci, ma anche da momenti difficili, come quello che stiamo vivendo oggi. La crisi dell’assetto industriale sta mettendo a dura prova la vita della Città, che deve ripensare il suo futuro. In tutto questo viene coinvolta anche la vostra vita di lavoratori e quella delle vostre famiglie. Nelle parole del vostro Vescovo ho sentito l’eco delle preoccupazioni che portate nel cuore, ha aggiunto il Papa. Successivamente Benedetto XVI ha affrontato il tema della precarietà del lavoro, soprattutto quella che riguarda il mondo giovanile. É un aspetto che non manca di creare angoscia in tante famiglie, ha sottolineato auspicando che, nella logica della gratuità e della solidarietà, si possano superare i momenti più difficili affinché sia assicurato un lavoro sicuro, dignitoso e stabile. Infine Ratzinger ha ricordato il grave problema della sicurezza sul lavoro. Occorre mettere in campo ogni sforzo perché la catena delle morti e degli incidenti venga spezzata, ha concluso.