“Fede e ragione sono come due ali su cui lo spirito umano arriva alla contemplazione della verità”. A citare questa frase della “Fides etRatio”, l’enciclica scritta da Giovanni Paolo II quasi dieci anni fa, nel 1998, è stato oggi il Papa, sottolineando come proprio “sulla base di questa convinzione” la Chiesa esprime il proprio “desiderio di abbracciare, incoraggiare e promuovere gli studi scientifici”. L’occasione per il pronunciamento di Benedetto XVI sul rapporto tra scienza e fede è stato il saluto ai partecipanti all’XI scuola estiva della Specola vaticana, fondata nel1891 e portata avanti dai padri gesuiti. I membri della Specola, ha puntualizzato il Santo Padre, “non sono soltanto coinvolti in ricerche astronomiche, ma anche impegnati ad offrire opportunità educative alla nuova generazione di astronomi”. “L’ampia varietà delle vostre redici e tradizioni culturali – ha detto Benedetto XVI ai partecipanti, provenienti da 22 paesi differenti – può essere una fonte di grande arricchimento per tutti”. Di qui l’auspicio del Papa che tale esperienza, dedicata quest’anno allo studio dei pianeti extrasolari, sia “un segno promettente di una maggiore collaborazione scientifica a beneficio dell’intera famiglia umana”.Sir
