Vita Chiesa

BENEDETTO XVI, INCONTRO ISLAM: «LAVORARE INSIEME PER EVITARE INTOLLERANZA E VIOLENZA»

“Abbiamo insieme un passato da condividere ed un futuro da assicurare, condividendo, nei nostri rispettivi richiami ad Abramo, la fede nel Dio unico ed il nostro rispetto dell’uomo creato a sua immagine e somiglianza”. Lo ha affermato il card. Paul Poupard, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso e del Pontificio Consiglio per la Cultura, intervenendo, oggi a Castel Gandolfo, all’incontro di Benedetto XVI con gli ambasciatori di Paesi a maggioranza musulmana.

“Raccogliendo la feconda eredità del vostro predecessore, Giovanni Paolo II – ha detto il cardinale rivolgendosi al Papa – ci invitate ad aprire ad una nuova simbiosi della fede e della ragione nel dialogo fiducioso delle religioni e delle culture che portano, nonostante le loro differenze, la testimonianza dell’apertura specifica dell’uomo al più grande dei misteri, quello di Dio. Siamo felici – ha concluso – di testimoniare in questo incontro che il vostro messaggio di amore e di pace è stato compreso e preghiamo il Dio misericordioso e pieno di compassione di aiutarci a metterlo in pratica”.

“Auspico che i rapporti ispirati a fiducia, che si sono instaurati da diversi anni fra cristiani e musulmani, non solo proseguano, ma si sviluppino in uno spirito di dialogo sincero e rispettoso, un dialogo fondato su una conoscenza reciproca sempre più autentica che, con gioia, riconosce i valori religiosi comuni e, con lealtà, prende atto e rispetta le differenze”, ha affermato Benedetto XVI durante l’incontro a Castel Gandolfo. “Il dialogo interreligioso e interculturale – ha ribadito il Papa – costituisce una necessità per costruire insieme il mondo di pace e di fraternità ardentemente auspicato da tutti gli uomini di buona volontà. In questo ambito, i nostri contemporanei attendono da noi un’eloquente testimonianza in grado di indicare a tutti il valore della dimensione religiosa dell’esistenza”. Per Benedetto XVI “è necessario che, fedeli agli insegnamenti delle loro rispettive tradizioni religiose, cristiani e musulmani imparino a lavorare insieme per evitare ogni forma di intolleranza ed opporsi ad ogni manifestazione di violenza; è altresì doveroso che noi, Autorità religiose e Responsabili politici, li guidiamo ed incoraggiamo ad agire così”.

“Gli insegnamenti del passato – ha proseguito il Pontefice – non possono non aiutarci a ricercare vie di riconciliazione perché, nel rispetto dell’identità e della libertà di ciascuno, diamo vita a una collaborazione ricca di frutti al servizio dell’intera umanità”. Benedetto XVI si è detto “profondamente convinto che, nella situazione in cui si trova il mondo oggi, è un imperativo per i cristiani e i musulmani impegnarsi nell’affrontare insieme le numerose sfide con le quali si confronta l’umanità, specialmente per quanto riguarda la difesa e la promozione della dignità dell’essere umano e i diritti che ne derivano. Mentre crescono le minacce contro l’uomo e contro la pace, riaffermando la centralità della persona e lavorando senza stancarsi perché la vita umana sia sempre rispettata, cristiani e musulmani rendono manifesta la loro obbedienza al Creatore, la cui volontà è che tutti gli esseri umani vivano con quella dignità che Egli ha loro dato”. “Cari amici – stata la conclusione – auspico di vero cuore che Dio misericordioso guidi i nostri passi sui sentieri d’una reciproca e sempre più vera comprensione”. Salutando i suoi ospiti il Papa ha indirizzato loro “cordiali voti augurali” per il mese di Ramadan.Sir