Il discorso all’Onu e la visita a Groud Zero: sono stati questi due tra i “momenti più significativi” menzionati dal Papa nel suo discorso di congedo dagli Stati Uniti. Riguardo allo storico discorso al Palazzo di Vetro, Benedetto XVI ha citato ancora una volta i sessant’anni trascorsi dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, ringraziando “per tutto ciò che l’Organizzazione è riuscita a compiere per difendere e promuovere i diritti fondamentali di ogni uomo, donna e bambino in ogni parte del mondo”, ed incoraggiando “tutti gli uomini di buona volontà a continuare ad adoperarsi senza stancarsi per promuovere la giusta e pacifica coesistenza tra i popoli e le nazioni”. La visita a Ground Zero, ha assicurato il Santo Padre, “rimarrà profondamente impressa nella mia memoria, mentre continuerò a pregare per coloro che perirono e per tutti coloro che soffrono per le conseguenze della tragedia che vi ebbe luogo nel 2001”. “Prego per tutti negli Stati Uniti, e in verità in tutto il mondo – l’auspicio del Papa al termine del suo ottavo viaggio apostolico fuori dall’Italia – affinché il futuro porti maggiore fraternità e solidarietà, un accresciuto reciproco rispetto e una rinnovata fiducia e confidenza il Dio, nostro Padre che è nei cieli”. Poi un saluto diventato ormai familiare nei giorni della sua trasferta americana, a cominciare dal primo discorso alla Casa Bianca: “Dio benedica l’America!”.Sir