Vita Chiesa

BENEDETTO XVI IN USA, AI VESCOVI: ABUSO SESSUALE DEI MINORI SEGNO CONTRARIO AL VANGELO

“Fra i segni contrari al Vangelo della vita che si possono trovare in America, ma anche altrove, ve n’è uno che causa profonda vergogna: l’abuso sessuale dei minori”. Lo ha sottolineato ieri sera Benedetto XVI, rivolgendosi ai vescovi degli Stati Uniti in occasione della celebrazione dei vespri nel National Shrine of the Immaculate Conception di Washington. Riferendosi in particolare allo scandalo dei preti pedofili su cui si era soffermato anche lunedì durante il volo verso la capitale Usa, il Papa ha definito “gravemente immorale” il comportamento di “uomini di Chiesa” che in tale modo “hanno tradito i loro obblighi e compiti sacerdotali”. “Giustamente voi date priorità alla manifestazione di compassione e sostegno alle vittime”, ha detto ai vescovi il Pontefice, constatando che “la risposta a simile situazione non è stata facile e, come indicato dal presidente della vostra Conferenza episcopale, è stata ‘talvolta gestita in pessimo modo’. Ora che la dimensione e la gravità del problema sono compresi più chiaramente – ha proseguito Benedetto XVI -, avete potuto adottare misure di rimedio e disciplinari più adeguate e promuovere un ambiente sicuro che offre maggiore protezione ai giovani”.

“Mentre si deve ricordare che la stragrande maggioranza dei sacerdoti e dei religiosi in America svolgono un’eccellente opera”, ha affermato Benedetto XVI nel suo discorso ai vescovi degli Stati Uniti, “è di vitale importanza che i soggetti vulnerabili siano sempre protetti da quanti potrebbero causare ferite”. A tale proposito, ha aggiunto, “i vostri sforzi per alleviare e proteggere stanno portando grande frutto non soltanto nei confronti di quanti sono posti direttamente sotto la vostra cura pastorale, ma anche dell’intera società”. Tuttavia, per “raggiungere il loro pieno scopo” ha sottolineato il Papa, “occorre che le misure e le strategie da voi adottate siano poste in un contesto più ampio. I bambini hanno diritto di crescere con una sana comprensione della sessualità e il ruolo che le è proprio nelle relazioni umane. Ad essi dovrebbero essere risparmiate le manifestazioni degradanti e la volgare manipolazione della sessualità oggi così prevalente”. “Che cosa significa parlare della protezione dei bimbi – si è chiesto il Pontefice – quando la pornografia e la violenza possono essere guardate in così tante case attraverso i mass media ampiamente disponibili oggi?”.

“Dobbiamo con urgenza riaffermare i valori che sorreggono la società, così da offrire a giovani e adulti una solida formazione morale. Tutti hanno un ruolo da svolgere in tale compito, non solo i genitori, le guide religiose, gli insegnanti e i catechisti, ma anche l’informazione e l’industria dell’intrattenimento”: questo il richiamo del Papa nel discorso ai vescovi statunitensi. Per Benedetto XVI, “prendersi cura davvero dei giovani e del futuro della nostra civiltà significa riconoscere la nostra responsabilità di promuovere e di vivere quegli autentici valori morali che soli rendono capace la persona umana di prosperare”. Il Papa ha quindi invitato i presuli a guidare i sacerdoti “durante questo tempo difficile” nel quale “molti percepiscono di avere perduto parte di quella fiducia che una volta avevano”. “Rafforzare i rapporti con i vostri sacerdoti” è l’esortazione del Pontefice, mostrando loro “il vostro sostegno e la vostra guida attraverso l’esempio” e la preghiera.

“Occorre resistere ad ogni tendenza a considerare la religione come un fatto privato. Solo quando la fede permea ogni aspetto della vita, i cristiani diventano davvero aperti alla potenza trasformatrice del Vangelo”. E’ il richiamo espresso ieri da Benedetto XVI, soffermatosi sui rischi del secolarismo e del materialismo nel discorso ai vescovi Usa. Oggi “è facile essere ammaliati dalle possibilità quasi illimitate che la scienza e la tecnica ci offrono; è facile compiere l’errore di pensare di poter ottenere con i nostri propri sforzi l’adempimento dei bisogni più profondi” ha osservato il Papa; per questo “le persone hanno bisogno di essere richiamate allo scopo ultimo dell’esistenza” perché “senza Dio” le “nostre vite sono vuote”. Di qui “l’importanza di continuare ad offrire una solida formazione della fede”. “Quali annunciatori del Vangelo e guide della comunità cattolica – ha esortato i presuli -, voi siete chiamati anche a partecipare allo scambio di idee nella pubblica arena, per aiutare a modellare atteggiamenti culturali adeguati. In un contesto in cui la libertà di parola è apprezzata e un dibattito robusto ed onesto viene incoraggiato, la vostra è una voce rispettata che molto ha da offrire alla discussione sulle questioni sociali e morali dell’attualità”.

“Molte leggi già in vigore o in discussione” suscitano “preoccupazione” dal punto di vista morale” e “la comunità cattolica, sotto la vostra guida, deve offrire una testimonianza chiara ed unitaria su tali materie” ha detto ancora ieri sera il Papa ai vescovi Usa. “Ancor più importante, tuttavia, è l’apertura graduale delle menti e dei cuori” alla “verità morale”; un ambito in cui “è cruciale il ruolo dei fedeli laici nell’agire come ‘lievito’ nella società”. Per Benedetto XVI, motivo “di profonda preoccupazione” è “la situazione della famiglia”. Richiamando il “contributo essenziale che una vita familiare sana offre alla pace entro e fra le nazioni”, il Papa ha espresso sconcerto per “il rapido declino della famiglia quale elemento basilare della Chiesa e della società”. L’aumento di divorzi e infedeltà, o la percezione del matrimonio “come un semplice accordo per vivere con un’altra persona” per il Papa negano “ai figli l’ambiente sicuro di cui hanno bisogno per crescere come esseri umani”, e negano “alla società” i pilastri necessari per “mantenere la coesione e il centro morale della comunità”. Di qui il compito di “proclamare con forza gli argomenti di fede e ragione che parlano dell’istituto del matrimonio”; messaggio che “è essenzialmente un ‘sì’ incondizionato e senza riserve alla vita” e “all’amore”.

Sir