Moltissime grazie. Benedetto XVI le ha rivolte, ieri sera, nella cerimonia di congedo, all’aeroporto internazionale di Barcellona, prima di rientrare in Vaticano. Preservare e accrescere il ricco patrimonio spirituale della Spagna, ha detto il Papa, è segno non solo dell’amore di un Paese verso la propria storia e cultura, ma è anche una via privilegiata per trasmettere alle giovani generazioni quei valori fondamentali tanto necessari per edificare un futuro di convivenza armoniosa e solidale. Poi ha espresso l’auspicio che la fede trovi nuovo vigore in questo Continente, e si trasformi in fonte di ispirazione, facendo crescere la solidarietà e il servizio verso tutti, specialmente i gruppi umani e le Nazioni più bisognose. Richiamando la dedicazione della Sagrada Familia e la visita all’opera benefico-sociale del Nen Déu, Benedetto XVI ha osservato che sono come due simboli, nella Barcellona di oggi, della fecondità di quella stessa fede, che segnò anche le profondità di questo popolo e che, attraverso la carità e la bellezza del mistero di Dio, contribuisce a creare una società più degna dell’uomo. In effetti, la bellezza, la santità e l’amore di Dio portano l’uomo a vivere nel mondo con speranza. Prima di partire ha dato appuntamento a Madrid il prossimo anno, per celebrare la Giornata mondiale della gioventù.Sir