Vita Chiesa

BENEDETTO XVI IN REPUBBLICA CECA: RISPETTO PER I BAMBINI MALTRATTATI E CONCORDIA PER LE FAMIGLIE

Dopo il suo arrivo a Praga, Benedetto XVI si è recato nella Chiesa di Santa Maria della Vittoria dove ha reso omaggio alla piccola statua di legno e cera del Bambino Gesù, collocata lì fin dal 1628 (testo integrale). Per l’occasione ha regalato una corona per la Sacra Immagine del Bambino, conosciuta e venerata molto all’estero più che nella Repubblica Ceca. La luminosità della corona, il rosso della camicia e la tenerezza di un bambino piccolo incastonato nella dorata teca che lo accoglie. E’ il Bambino Gesù di Praga che “ci fa percepire – ha detto il Papa – la vicinanza di Dio e il suo amore”. Di fronte alla statua di cera e legno, ispiratrice di opere come “Il Piccolo Principe” di Saint-Exupéry, Benedetto XVI si è raccolto in preghiera. Dinanzi all’immagine che “fa subito pensare al mistero dell’Incarnazione” ha ricordato la famiglia di Nazareth e invocato “il dono dell’unità e della concordia per tutte le famiglie”, con un pensiero particolare “a quelle giovani, che debbono fare tanti sforzi per dare ai figli sicurezza e un avvenire dignitoso. Preghiamo per le famiglie in difficoltà, provate dalla malattia e dal dolore, per quelle in crisi, disunite o lacerate dalla discordia e dall’infedeltà”.E di fronte a quel Bambino, esempio di “bellezza dell’infanzia” e segno della predilezione di Gesù verso i piccoli, il Papa ha pensato a tutti i bambini sfortunati del mondo. “Quanti bambini invece non sono amati, né accolti, né rispettati! – ha detto – Quanti sono vittime della violenza e di ogni forma di sfruttamento da parte di persone senza scrupoli! Possano essere riservati ai minori quel rispetto e quell’attenzione loro dovuti: i bambini sono il futuro e la speranza dell’umanità”. Un’umanità che deve ricordare che “ogni essere umano è figlio di Dio, quindi – ha continuato il Papa – nostro fratello e, come tale, da accogliere e rispettare”. Da qui l’auspicio: “Possa la nostra società comprendere questa realtà! Ogni persona umana sarebbe allora valorizzata non per quello che ha, ma per quello che è, poiché nel volto di ogni essere umano, senza distinzione di razza e cultura, brilla l’immagine di Dio”.“E questo vale – ha proseguito Benedetto XVI – soprattutto per i bambini”, a cui si è rivolto per invitarli a ricambiare l’amore del Bambino Gesù di Praga, esortando i tanti piccoli presenti in Chiesa a seguirne l’esempio nell’ubbidienza e nella carità, nell’essere “il conforto” dei genitori e soprattutto “veri amici di Gesù”. (Fonte: Radio Vaticana)