Sono venuto in Giordania come pellegrino, per venerare i luoghi santi che hanno giocato una così importante parte in alcuni degli eventi chiave della storia biblica, il Monte Nebo e Betania. Nel primo discorso (testo integrale) del suo viaggio apostolico che lo porterà, fino al 15 maggio, in Giordania, Israele e Territori palestinesi, Benedetto XVI ha ribadito le motivazioni spirituali e pastorali che lo hanno spinto in Terra Santa. Appena giunto ad Amman, salutato dai reali del regno ascemita, il Papa ha espresso tutto il suo profondo rispetto per la comunità musulmana rendendo omaggio al ruolo di guida svolto da Sua Maestà il Re nel promuovere una migliore comprensione delle virtù proclamate dall’Islam. Benedetto XVI non ha mancato di ricordare il Messaggio di Amman (2004) annoverato tra quelle nobili iniziative che hanno ottenuto buoni risultati nel favorire un’alleanza di civiltà tra il mondo Occidentale e quello Musulmano, smentendo le predizioni di coloro che considerano inevitabili la violenza e il conflitto. In effetti, – ha sottolineato – il Regno di Giordania è da tempo in prima linea nelle iniziative volte a promuovere la pace nel Medio Oriente e nel mondo, incoraggiando il dialogo inter-religioso, sostenendo gli sforzi per trovare una giusta soluzione al conflitto Israeliano-Palestinese, accogliendo i rifugiati dal vicino Iraq, e cercando di tenere a freno l’estremismo. Non posso lasciare passare questa opportunità ha concluso il Papa – senza richiamare alla mente gli sforzi d’avanguardia a favore della pace nella regione fatti dal precedente re Hussein. Possa il suo impegno per la soluzione dei conflitti della regione continuare a portar frutto nello sforzo di promuovere una pace durevole e una vera giustizia per tutti coloro che vivono nel Medio Oriente.La possibilità che la comunità cattolica di Giordania possa edificare pubblici luoghi di culto è un segno del rispetto di questo Paese per la religione e a nome dei Cattolici desidero esprimere quanto sia apprezzata questa apertura, ha detto Benedetto XVI nel suo primo discorso. Salutando i reali di Giordania, che lo hanno accolto presso l’aeroporto Queen Alia di Amman, il Pontefice ha parlato dei suoi prossimi appuntamenti, le visite al Memoriale di Mosè sul monte Nebo e al sito del Battesimo di Gesù: nei prossimi giorni visiterò entrambi questi luoghi santi e avrò la gioia di benedire le prime pietre delle chiese che saranno costruite sul luogo tradizionale del Battesimo del Signore. La possibilità che la comunità cattolica di Giordania possa edificare pubblici luoghi di culto ha sottolineato il Papa – è un segno del rispetto di questo Paese per la religione e a nome dei Cattolici desidero esprimere quanto sia apprezzata questa apertura. La libertà religiosa è certamente un diritto umano fondamentale ed è mia fervida speranza e preghiera che il rispetto per i diritti inalienabili e la dignità di ogni uomo e di ogni donna giunga ad essere sempre più affermato e difeso, non solo nel Medio Oriente, ma in ogni parte del mondo.Sir