Vita Chiesa

BENEDETTO XVI IN GERMANIA, VESPRI AD ALTÖTTING: I PRETI EVITINO IL RISCHIO DI UN VUOTO ATTIVISMO

“La prassi lo afferma: dove i sacerdoti, a causa dei grandi compiti, permettono che lo stare col Signore si riduca sempre di più, lì perdono, nonostante la loro attività forse eroica, la forza interiore che li sostiene. Quello che fanno diventa un vuoto attivismo. Stare con lui – come si può realizzare?”. A porre la domanda è Benedetto XVI, nel corso della celebrazione dei Vespri di oggi nella Basilica di Sant’Anna, ad Altötting, suo paese natale. Secondo il Pontefice, “la prima cosa e la più importante per il sacerdote è la messa quotidiana, celebrata sempre con profonda partecipazione interiore”. Quindi, un modo fondamentale dello stare con il Signore è “la Liturgia delle Ore: in essa preghiamo da uomini bisognosi del dialogo con Dio, coinvolgendo però anche tutti gli altri che non hanno il tempo e la possibilità per una tale preghiera”. A questo, va aggiunta la pratica dell’Adorazione eucaristica, per la quale Benedetto XVI richiama la parabola del tesoro nascosto nel campo: “Nell’Ostia sacra Egli è presente, il vero tesoro, sempre per noi raggiungibile”.

Infine, il Papa si è soffermato sul tema delle vocazioni: “La messe di Dio è grande ed aspetta degli operai: nel cosiddetto Terzo Mondo – in America Latina, in Africa, in Asia – la gente aspetta araldi che portino il Vangelo della pace, il messaggio del Dio fatto uomo. Ma anche nel cosiddetto Occidente, da noi in Germania, come pure nelle vastità della Russia è vero che la messe potrebbe essere molta”. Sir

Visita in Germania (9-14 settembre 2006): i discorsi