Come nell’organo una mano esperta deve sempre di nuovo riportare le disarmonie alla retta consonanza, così dobbiamo anche nella Chiesa, nella varietà dei doni e dei carismi, trovare mediante la comunione nella fede sempre di nuovo l’accordo nella lode di Dio e nell’amore fraterno. Lo ha detto il Papa che accompagnato dal fratello mons. Georg Ratzinger – ha benedetto oggi il nuovo organo della Alte Kapelle di Regensburg. Quanto più, attraverso la Liturgia, ci lasciamo trasformare in Cristo ha proseguito – tanto più saremo capaci di trasformare anche il mondo, irradiando la bontà, la misericordia e l’amore per gli uomini di Cristo. In un organo, le numerose canne e i registri devono formare un’unità, ha fatto notare il Papa definendo l’organo una immagine della nostra comunità, e lanciando così per analogia un appello alla comunità ecclesiale: Se qua o là qualcosa si blocca, se una canna è stonata, questo in un primo momento è percettibile forse soltanto da un orecchio esercitato. Ma se più canne non sono più ben intonate, allora si hanno delle stonature e la cosa comincia a divenire insopportabile. I grandi compositori con la loro musica volevano in definitiva, ciascuno a suo modo, glorificare Dio, ha concluso il Papa citando le lettere S.D.G. (Soli Deo Gloria) con cui Bach era solito suggellare molte sue partiture. Sir