Vita Chiesa

BENEDETTO XVI IN FRANCIA: VESPRI A NOTRE DAME, «PREGO PER L’UNITÀ DELLA CHIESA»

“Con fiducia indefettibile nella potenza di Dio (…) prego per l’unità della Chiesa. Saluto nuovamente con rispetto ed affetto i rappresentanti delle Chiese cristiane e delle Comunità ecclesiali, venuti a pregare fraternamente i vespri con noi in questa cattedrale. La potenza della Parola di Dio è tale che possiamo tutti essere affidati ad essa, come a suo tempo fece san Paolo, nostro intercessore privilegiato in quest’anno”. Così Benedetto XVI si è rivolto questa sera agli “amici delle Chiese e delle Comunità ecclesiali non cattoliche”, presenti alla celebrazione dei vespri nella cattedrale parigina di Notre Dame (testo integrale). Un santuario che “s’innalza nel cuore della città come segno vivo della presenza di Dio in mezzo agli uomini”, ha ricordato il papa. “È difficile – ha aggiunto – non rendere grazie a Colui che ha creato la materia come anche lo Spirito, per la bellezza dell’edificio che ci riunisce”; qui “grandi eventi religiosi e civili si sono svolti” e “gli architetti, i pittori, gli scultori e i musicisti hanno dato il meglio di se stessi”. “Il Figlio di Dio ha preso carne nel seno di una Donna, di una Vergine. La vostra cattedrale – ha precisato il Pontefice – è un inno vivente di pietra e di luce a lode di questo atto unico della storia dell’umanità: la Parola eterna di Dio che entra nella storia degli uomini”. Il Santo Padre ha poi riflettuto sulla Parola di Dio, che “ci è donata per essere l’anima del nostro apostolato” e che, “lungo l’intero arco della giornata”, diviene “materia della preghiera di tutta la Chiesa, la quale vuol così testimoniare la propria fedeltà a Cristo”. “Cari fratelli sacerdoti – ha esortato – non abbiate paura di consacrare una parte considerevole del vostro tempo alla lettura, alla meditazione della Scrittura e alla preghiera dell’ufficio divino”. Il papa si è poi rivolto ai seminaristi, “destinati a diventare depositari di questa Parola efficace, che compie ciò che dice”. “Trattenete sempre in voi – ha esortato – il gusto della Parola di Dio! Imparate, grazie ad essa, ad amare tutti coloro che si troveranno lungo la vostra strada. Nessuno è di troppo nella Chiesa, nessuno! Tutti possono e devono trovarvi il proprio posto”. Ancora, ha ricordato i diaconi, chiamati ad aiutare i sacerdoti “con amicizia ed efficienza” e ad essere “testimoni vivi dell’infinita potenza della Parola divina”. Infine, ai religiosi, alle religiose e a “tutte le persone consacrate” ha ricordato che la loro “unica ricchezza”, “la sola, a dire il vero, che supererà i secoli e il velo della morte”, “è proprio la Parola del Signore”. “La purezza della Parola di Dio – ha concluso – è il modello della vostra stessa castità; ne garantisce la fecondità spirituale”.Sir