Il mio viaggio è stato come un dittico, il cui primo pannello è stata Parigi e il secondo Lourdes. Lo ha dichiarato, stamattina, Benedetto XVI, nella cerimonia di congedo all’aeroporto di Tarbes-Lourdes, alla conclusione della sua visita apostolica in Francia. A Parigi, città che conosce bene, il Papa ha avuto molteplici incontri importanti. Vi ho incontrato ha aggiunto – un popolo vivo di fedeli, fieri e forti della loro fede, che sono venuto ad incoraggiare perché perseverino decisamente nel vivere gli insegnamenti di Cristo e della sua Chiesa. Tra gli altri momenti ricordati i Vespri con i sacerdoti, con i religiosi e le religiose e con i seminaristi. Un momento troppo breve ma veramente intenso quello con i giovani sul sagrato di Notre-Dame. Il loro entusiasmo e il loro affetto mi sono di conforto. Infine, un ricordo del prestigioso incontro con il mondo della cultura presso l’Institut de France e i Bernardins, che ha confermato quantola cultura e i suoi interpreti siano un tramite privilegiato nel dialogo tra la fede e la ragione, tra Dio e l’uomo. Il secondo pannello del dittico è stato, ha chiarito Benedetto XVI, un luogo emblematico, che attira ed affascina ogni credente: Lourdes è come una luce nell’oscurità del nostro brancolare verso Dio. Maria vi ha aperto una porta verso un al-di-là che ci interroga e ci seduce. A Lourdes per il 150° anniversario delle Apparizioni, il Santo Padre davanti alla Grotta di Massabielle ha pregato per la Francia e per il mondo. Divenuto un pellegrino tra i pellegrini, il Pontefice ha seguito le quattro tappe del cammino del Giubileo e ha pregato con e per i malati che vengono a cercare sollievo fisico e speranza spirituale. Dio non li dimentica, e la Chiesa neppure, ha aggiunto. Come ogni fedele in pellegrinaggio, ha partecipato alla processione aux flambeaux e alla processione eucaristica. Con i vescovi di Francia, ha precisato, ho voluto condividere con loro la mia convinzione che i tempi siano favorevoli a un ritorno a Dio. E poi il saluto finale: Dio benedica la Francia! Che sul suo suolo regni l’armonia e il progresso umano e che la Chiesa vi sia come lievito nella pasta per indicare con saggezza e senza timore, secondo il suo dovere, chi è Dio.Sir