Vita Chiesa

BENEDETTO XVI IN BRASILE; A EPISCOPATO LATINOAMERICANO-CARAIBI: LE CINQUE PRIORITA’ DELLA CHIESA

Cinque le “priorità” per “ il rinnovamento della Chiesa” affidato a “queste Terre”, elencate da Benedetto XVI, in conclusione ieri del suo intervento alla V Conferenza generale dei vescovi latinoamericani e dei Caraibi: “Le famiglie, i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i laici, i giovani e la pastorale vocazionale”. Per il Papa, “la famiglia, patrimonio dell’umanità, costituisce uno dei tesori più importanti dei paesi latinoamericani”. È “scuola di fede, palestra di valori umani e civili, focolare nel quale la vita umana nasce e viene accolta generosamente e responsabilmente”. Essa “soffre” del “secolarismo e del relativismo etico, dei diversi flussi migratori interni ed esterni, della povertà, dell’instabilità sociale” e a causa di “legislazioni civili contrarie al matrimonio”, a favore dell’aborto, per esempio, che “minacciano il futuro dei popoli”. E c’è ancora “una mentalità maschilista, che ignora la novità del Cristianesimo, nel quale è riconosciuta e proclamata l’uguale dignità e responsabilità della donna rispetto all’uomo”. È necessario – ha aggiunto il Papa – “promuovere politiche familiari che rispondano ai diritti della famiglia come soggetto sociale imprescindibile”, aiutando la madre a “dedicarsi pienamente all’educazione dei figli” e il padre a “esercitare la sua indispensabile responsabilità e collaborazione”.

Benedetto XVI ha infine rivolto parole di “affetto paterno” ai sacerdoti, i quali – ha detto – “devono ricevere, in modo preferenziale, l’attenzione e la cura dei loro vescovi”. Come “rappresentante dell’amore di Dio incarnato in Gesù Cristo”, il sacerdote “deve avere una solida struttura spirituale e vivere animato dalla fede, dalla speranza e dalla carità”, curando anche la “formazione intellettuale”. In un mondo che “cerca il benessere, la ricchezza e il piacere come obiettivo di vita”, i religiosi e le religiose sono “testimoni che c’è un’altra forma di vivere con senso”. I laici sono “corresponsabili nella costruzione della società secondo i criteri del Vangelo, con entusiasmo ed audacia, in comunione con i loro pastori”. I giovani, che “non temono il sacrificio, ma una vita senza senso”, non devono “lasciarsi irretire dalle mode o dalle mentalità correnti”, ma opporsi “ai facili miraggi della felicità immediata e ai paradisi ingannevoli della droga, del piacere, dell’alcool, a ogni forma di violenza”. impegnandosi per “un continuo rinnovamento del mondo alla luce del Vangelo”. Poi, il Papa ha invocato la benedizione della Madonna, facendo propria la supplica dei discepoli di Emmaus: “Resta con noi, perché si fa sera”.

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