L’impegno nel volontariato è un’occasione per formare la propria personalità e per inserirsi con un contributo attivo e responsabile nella vita sociale. È quanto ha detto, ieri, Benedetto XVI, incontrando il mondo del volontariato a Vienna, al Wiener Konzerthaus. Dopo aver ringraziato per la marcata cultura del volontariato in Austria, il Papa ha osservato che l’amore del prossimo non si può delegare; lo Stato e la politica, con le pur giuste premure per il sollievo in casi di bisogno e per le prestazioni sociali, non possono sostituirlo. Esso richiede sempre l’impegno personale e volontario, grazie al quale l’aiuto mantiene la sua dimensione umana e non viene spersonalizzato. Perciò, i volontari non sono tappabuchi nella rete sociale, ma persone che contribuiscono al volto umano e cristiano della nostra società. Senza impegno volontaristico il bene comune e la società non potevano, non possono e non potranno perdurare. La spontanea disponibilità vive e si dimostra al di là del calcolo e del contraccambio atteso; essa rompe le regole dell’economia di mercato. L’uomo, infatti, è molto più di un semplice fattore economico da valutare secondo criteri economici. Il progresso e la dignità di una società dipendono sempre di nuovo proprio da quelle persone che fanno più del solo loro stretto dovere.Sir