Vita Chiesa
BENEDETTO XVI: IL MESSAGGIO DEL PAPA PER LA FINE DEL CONCLAVE
Papa Ratzinger si dice sorpreso della sua elezione, ma se è enorme il peso della responsabilità che si riversa sulle mie povere spalle, è certamente smisurata la potenza divina su cui posso contare: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa’. Scegliendomi quale Vescovo di Roma, il Signore mi ha voluto “pietra” su cui tutti possano poggiare con sicurezza. Chiedo a Lui di supplire alla povertà delle mie forze, perché sia coraggioso e fedele Pastore del suo gregge, sempre docile alle ispirazioni del suo Spirito, in Te, Domine, speravi; non confundar in aeternum!’. Una richiesta inoltrata anche a tutti i Fratelli nell’Episcopato: chiedo di sostenermi con la preghiera e con la costante, attiva e sapiente collaborazione. Chiedo anche di essermi accanto con la preghiera e col consiglio, perché possa essere veramente il Servus servorum Dei.
Nel Messaggio non manca un forte richiamo alla collegialità: Come Pietro e gli altri Apostoli costituirono un unico Collegio apostolico, allo stesso modo il Successore di Pietro e i Vescovi, devono essere tra loro strettamente uniti. Questa comunione collegiale, pur nella diversità dei ruoli e delle funzioni del Romano Pontefice e dei Vescovi, è a servizio della Chiesa e dell’unità nella fede, dalla quale dipende in notevole misura l’efficacia dell’azione evangelizzatrice nel mondo contemporaneo. Su questo sentiero intendo proseguire anch’io, unicamente preoccupato di proclamare al mondo intero la presenza viva di Cristo.
Giovanni Paolo lascia una Chiesa più coraggiosa, più libera, più giovane che guarda con serenità al passato e non ha paura del futuro che segue il Concilio quale “bussola” con cui orientarsi nel vasto oceano del terzo millennio. Anch’io forza la decisa volontà di proseguire nell’impegno di attuazione del Concilio Vaticano II.
Fonte e centro di questo impegno è l’Eucarestia da cui scaturisce ogni altro elemento della vita della Chiesa. L’Eucarestia sarà infatti al centro nella Solennità del Corpus Domini, in agosto nella Giornata Mondiale della Gioventù a Colonia e, in ottobre, dell’Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Dall’Eucarestia, ribadisce il Messaggio, i cattolici non possono non sentirsi stimolati a tendere alla piena unità ed è con piena consapevolezza, che assumo come impegno primario di lavorare alla ricostituzione della piena e visibile unità di tutti i seguaci di Cristo. Il dialogo teologico è necessario, l’approfondimento delle motivazioni storiche di scelte avvenute nel passato è pure indispensabile. Ma ciò che urge maggiormente è quella “purificazione della memoria”.