Il Male non è logico, viene da una libertà creata e abusata, come è successo rimane oscuro, misterioso lo ha detto Benedetto XVI nel corso della tradizionale udienza del mercoledì, davanti ad oltre 7000 fedeli radunati nell’aula Paolo VI. Tuttavia, ha sottolineato, Dio è più forte, il Male può essere superato. Non ci sono dunque due principi, uno buono ed uno cattivo, ma solo uno, Dio Creatore, il Bene, senza ombra del male, e perciò l’uomo come tale è bene, la vita stessa è bene. C’è solo una fonte buona. L’uomo ha spiegato il Papa è una creatura sanabile, Dio ha introdotto la guarigione, puro bene, che è Cristo crocifisso e risorto, il nuovo Adamo. Egli si oppone al fiume sporco del male. Lo vediamo anche nel fiume di luce rappresentato dai tanti santi e fedeli che hanno seguito Cristo. Siamo in tempo di Avvento e Cristo nuovo Adamo splende tra noi, Dio è entrato nella storia come fonte di bene, ma la forza del male è ancora forte. Preghiamo, dunque, chiedendo a Gesù di venire dove domina la violenza, l’ingiustizia, e di aiutarci ad essere portatori di pace. Un fiume sporco del male avvelena la geografia della storia umana frutto della contraddizione nell’essere umano. Lo ha detto Benedetto XVI oggi in udienza parlando della dottrina sul peccato originale. E’ sostenibile ancora oggi questa dottrina? si è chiesto il Pontefice evidenziando come siano molti coloro che pensano che, alla luce della storia dell’evoluzione, non ci sarebbe più spazio per questa dottrina facendo di fatto perdere di fondamento alla questione della redenzione e del redentore. Parlando del peccato originale, il Papa ha dichiarato che è una realtà visibile, toccabile da tutti. Ogni uomo sa che deve fare il bene e intimamente lo vuole anche fare, ma nello stesso tempo, sente l’impulso di fare il contrario, di seguire la strada dell’egoismo, della violenza, di fare ciò che gli piace sapendo di agire contro Dio e il prossimo. Una contraddizione che, per Benedetto XVI, ognuno prova ogni giorno: vediamo intorno a noi la prevalenza di questa seconda volontà, basti pensare alle notizie di violenza, ingiustizia, lussuria, menzogna. Da questo potere del male si è sviluppato nelle nostre anime un fiume sporco che avvelena la geografia della storia umana. Questa contraddizione, tuttavia, deve provocare il desiderio di redenzione; nella politica tutti parlano di questa esigenza di cambiare il mondo. Il progresso è espressione della volontà di redenzione.Tempo di Avvento, tempo di regali anche per il Papa. Oggi nel corso dell’udienza del mercoledì, davanti ad oltre 7000 fedeli radunati nell’aula Paolo VI, una rappresentanza della Federazione italiana panificatori e pasticceri (Fippa) ha fatto dono a Benedetto XVI di 1000 panettoni. Questi saranno distribuiti a Roma presso la casa di accoglienza Dono di Maria e attraverso la Caritas. Con l’iniziativa di oggi la Fippa intende lanciare un Natale di solidarietà che vedrà la collaborazione, sino a Natale, dei panificatori e pasticceri aderenti alla federazione con le sedi Caritas delle diocesi. Oggi presso migliaia di forni artigianali italiani sarà possibile degustare i dolci tipici natalizi della tradizione italiana. Il pontefice ha ringraziato cordialmente per il dono nel corso dei saluti finali, nei quali ha, inoltre, esortato i membri di alcuni istituti bancari, anch’essi presenti all’udienza, a dare nelle loro attività solidarietà alle fasce deboli e sostegno alle attività produttive.Sir