Vita Chiesa

BENEDETTO XVI: I SANTI AGOSTINO E MONICA ESEMPIO PER LE FAMIGLIE DI OGGI; APPELLO PER L’AMBIENTE

Solo Cristo “la pienezza della Verità e dell’Amore” “può saziare i desideri profondi del cuore umano”: lo ha detto Benedetto XVI a tutti i giovani “che, assetati di felicità, la cercano percorrendo sentieri sbagliati e si perdono in vicoli ciechi”; e lo ha detto come conforto alle madri che soffrono un “travaglio spirituale fatto di preghiera e di lacrime” perché i loro figli giungano ad abbracciare la fede cristiana. Le sottolineature del papa, svolte nella riflessione prima dell’Angelus di oggi, da Castel Gandolfo, portano come esempio i santi che la Chiesa celebra oggi e domani: santa Monica e sant’Agostino: “le loro testimonianze – ha detto il pontefice – possono essere di grande conforto ed aiuto per tante famiglie anche del nostro tempo”.

Benedetto XVI ha presentato i profili di questi due santi, partendo da Monica che “si dedicò con coraggio alla cura dei tre figli, tra i quali Agostino che inizialmente la fece soffrire con il suo temperamento piuttosto ribelle”. “Ma attraverso un percorso faticoso, grazie anche alle preghiere di lei – ha detto ancora il Papa – Agostino si aprì sempre più alla pienezza della verità e dell’amore, fino alla conversione, avvenuta a Milano sotto la guida del vescovo sant’Ambrogio”.

Il Papa ha poi citato il celebre brano delle Confessioni, dove Agostino scrive: “Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato. Ecco: tu stavi dentro di me e io ero fuori e là ti cercavo … Eri con me e io non ero con te … Mi hai chiamato, hai gridato, hai infranto la mia sordità. Mi hai abbagliato, mi hai folgorato, e hai finalmente guarito la mia cecità”. “Ottenga sant’Agostino – ha auspicato Benedetto XVI – il dono di un sincero e profondo incontro con Cristo a tutti quei giovani che, assetati di felicità, la cercano percorrendo sentieri sbagliati e si perdono in vicoli ciechi”.

Al termine dell’Angelus Benedetto XVI ha lanciato un appello per la difesa dell’ambiente, ricordando come il 1° settembre la Chiesa italiana celebri “la 1ª Giornata per la salvaguardia del creato, grande dono di Dio esposto a seri rischi da scelte e stili di vita che possono degradarlo. Il degrado ambientale – ha detto il Papa – rende insostenibile particolarmente l’esistenza dei poveri della terra. In dialogo con i cristiani delle diverse confessioni occorre impegnarsi ad avere cura del creato, senza dilapidarne le risorse e condividendole in maniera solidale. In questa occasione, sono lieto di accogliere stamani la rappresentanza del pellegrinaggio, promosso dalle ACLI, che ha percorso l’antica Via Francigena dal Monginevro a Roma sensibilizzando al rispetto dell’ambiente”.