Incontro gioioso stamani tra il Papa e i sacerdoti e i diaconi nel Duomo di Bressanone. Dopo il saluto del vescovo di Bolzano-Bressanone Wilhelm Egger, alcuni sacerdoti hanno rivolto delle domande al Santo Padre. L’incontro è durato un’ora circa. E’ stato un incontro molto bello, ha dichiarato a Radio Vaticana il direttore padre Federico Lombardi, che ha raccontato delle domande poste dai sacerdoti e delle risposte di Benedetto XVI. Sono state poste ha spiegato Lombardi – sei domande diverse su temi vari, che riguardavano sia il ministero sacerdotale, sia alcuni problemi di attualità, come la tutela dell’ambiente, come il significato dell’arte nella Chiesa e della testimonianza cristiana, le difficoltà con il diminuire del numero dei sacerdoti e così via. Il Papa ha dato una testimonianza, per lui abituale, con grande chiarezza, e anche una testimonianza personale di umiltà. Tante belle domande cui ha risposto, le ha introdotte proprio dicendo: Questo è quello che io vi posso dire. Non è una risposta infallibile. Le risposte dobbiamo cercarle anche insieme nella Chiesa, con i vescovi. E’ qualcosa che nasce da una ricerca della comunità della Chiesa e non solo dalla mia risposta.Per il direttore di Radio Vaticana il filo rosso che ha unito questo dialogo è stato quello di una testimonianza di fede molto radicata nell’unione con Cristo, il fondamento della vita di fede nel rapporto con Dio nella preghiera, nell’ascolto dello Spirito Santo e delle sue ispirazioni e questo collegato sia alla testimonianza appunto dei giovani nel mondo di oggi, riprendendo i temi della Giornata mondiale della gioventù, oppure alla testimonianza della fede nelle situazioni di sofferenza. E’ stata molto commovente – ha proseguito il portavoce vaticano – la domanda posta da un sacerdote ammalato proprio su questo tema e la rievocazione della figura di Giovanni Paolo II e della sua straordinaria testimonianza di fede nella sofferenza. Anche nell’imitazione di Cristo per quanto riguarda, per esempio, il modo in cui affrontare i problemi della pastorale dell’infanzia o dei fanciulli, il Papa ha detto: Una volta ero più severo, poi l’esempio di Cristo mi ha fatto diventare più accogliente: nei casi in cui magari non ci sia una fede proprio matura o solida, ma ci sia anche un barlume di ricerca, di desiderio di comunione con la Chiesa, si può essere anche più larghi o generosi nell’amministrazione dei sacramenti.