Vita Chiesa

BENEDETTO XVI: COMUNIONE CON VESCOVI CRITERIO E GARANZIA DI FECONDITÀ ATTIVITÀ MISSIONARIA

“Una delle promettenti indicazioni di un rinnovamento della coscienza missionaria della Chiesa negli ultimi decenni è stato il crescente desiderio di numerosi uomini e donne laici… di cooperare generosamente alla missio ad gentes. Come ha sottolineato il Concilio, l’opera di evangelizzazione è un dovere fondamentale che coinvolge tutto il Popolo di Dio”. È quanto ha affermato oggi Benedetto XVI, ricevendo in udienza circa 100 superiori generali delle Società missionarie di vita apostolica, che partecipano all’incontro promosso, in questi giorni a Roma, dalla Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli. “La vostra assemblea – ha detto il Papa – testimonia in modo eloquente la perenne vitalità della vocazione missionaria della Chiesa”. Benedetto XVI ha espresso riconoscenza a tutti i missionari che “oggi, come in passato… continuano a lasciare le proprie famiglie e le proprie case… Molti di loro, anche nella nostra epoca, hanno eroicamente confermato la loro predicazione con lo spargimento del proprio sangue, e hanno contribuito a fondare la Chiesa in terre lontane”.

“Nell’ambito dell’unità gerarchica del Corpo di Cristo, arricchito dalla varietà dei doni e dei carismi donati dallo Spirito, la comunione con i successori degli apostoli – ha detto il Papa – rimane criterio e garanzia della fecondità di tutta l’attività missionaria”. Nonostante una certa diminuzione “del numero di giovani attratti dalle società missionarie, e il conseguente declino della diffusione dell’attività missionaria – ha rilevato Benedetto XVI citando Giovanni Paolo II – la missione ad gentes è ancora all’inizio”. Il Papa ha poi aggiunto: “Data l’ampiezza e l’importanza del contributo degli associati laici all’opera delle diverse Società, le forme vere e proprie della loro cooperazione devono essere naturalmente disciplinate da statuti specifici e chiare direttive che rispettino l’identità canonica di ciascun istituto”. Benedetto XVI ha così concluso: “Consapevole delle sfide che vi attendono, vi incoraggio a seguire fedelmente le orme dei vostri fondatori, rinnovando i carismi e lo zelo apostolico da essi ereditato, confidando che Cristo continuerà a lavorare con voi e a confermare la vostra predicazione con segni della sua presenza e della sua potenza”.

Sir